Politica | 30 ottobre 2025, 06:44

Aosta, scontro sugli aumenti delle indennità ai consiglieri comunali

Il sindaco, 'dignità del ruolo'; l’opposizione, 'inopportuno in questo momento'

Consiglieri comunali di Aosta durante le procedure di proclamazione degli eletti

Consiglieri comunali di Aosta durante le procedure di proclamazione degli eletti

Il primo Consiglio della nuova legislatura comunale a Aosta non ha mancato di suscitare polemiche. Con 19 voti a favore, otto contrari e un'astensione è stata approvata la delibera che prevede un aumento del 20 % delle indennità di funzione degli amministratori comunali, partendo dal sindaco Raffaele Rocco. 

Il sindaco Rocco ha voluto chiarire le ragioni della scelta: "Aumentare lo stipendio dei consiglieri comunali non significa 'regalare soldi alla politica', ma difendere un principio di dignità e qualità democratica … Oggi il compenso è talmente basso da costringere chi svolge questo ruolo a farlo nel tempo libero, dopo il lavoro, con difficoltà a dedicarsi davvero ai bisogni della comunità".
Inoltre ha affermato che "un compenso più giusto significa garantire che anche un lavoratore, una madre single, un giovane precario o un disoccupato possano mettersi al servizio dei cittadini senza finire in difficoltà economica".
Infine Rocco ha aggiunto che "un consigliere comunale ben retribuito può dedicare più tempo alla trasparenza, al controllo dell’operato della Giunta, al dialogo con associazioni e quartieri, alla progettazione di servizi pubblici più efficaci".

Le cifre e il quadro normativo

La legge regionale n. 4 del 2015 consente agli enti comunali di riconoscere un incremento dell’indennità di funzione del sindaco fino al 20 per cento, e di conseguenza adeguare le funzioni percentuali per gli altri amministratori.
Al sindaco era spettante un’indennità base di circa 5.610 euro lordi mensili, cui si aggiungono altri emolumenti, e con l’aumento si supererebbe il tetto di 8.000 euro lordi mensili.

Per gli assessori, il vice sindaco e il presidente del consiglio le indennità sono adeguate di conseguenza (es. 80%, 75% rispetto al sindaco) e per i consiglieri comunali è prevista indennità lorda mensile di circa 1.346 euro (20% dell’indennità del sindaco) dopo l’aumento.

Le accuse dell'opposizione

Le reazioni della minoranza sono state dure. Il capogruppo di La Renaissance, Giovanni Girardini, ha denunciato: "Con 8.170 euro lordi non so quanta gente vive e quanta debba spaccarsi la schiena per pagare la bolletta. Mi vergogno, francamente, che nel primo giorno di Consiglio si prenda in giro la cittadinanza aumentandosi i compensi".
Altri consiglieri dell’opposizione, come Katya Foletto (AVS), Sylvie Spirli (Lega) e Manuel Cipollone (FdI) hanno osservato che l’aumento appare "inopportuno", in un contesto economico segnato "da difficoltà reali per famiglie e imprese", e che "non costituisce un segnale utile al riavvicinamento dei cittadini alla politica" prestandosi a "facili critiche".

Le motivazioni della maggioranza

La maggioranza guidata dal sindaco Rocco contrappone la linea della “politica accessibile” e sostiene che il basso compenso rischia di escludere chi non ha un reddito alto o reti di sostegno, trasformando l’impegno politico in una prerogativa per élite. "La partecipazione politica – ha ribadito il sindaco – debba essere accessibile a tutti, non solo alle élites" e che la funzione istituzionale richiede "presenza, preparazione, dialogo con il territorio e continuità", impegni che secondo la giunta comunale meritano una remunerazione adeguata.

Al di là delle rispettive ragioni, il voto favorevole della maggioranza apre una prima battuta di legislatura sotto il segno del contrasto interno all’assemblea comunale: una maggioranza decisa a imprimere una direzione, un’opposizione convinta che il tempo non fosse quello giusto.  I consiglieri comunali hanno comunque la facoltà di rinunciare all'aumento.

pa.ga.