Venticinque anni dopo l’alluvione che tra il 13 e il 16 ottobre del 2000 devastò la Valle d’Aosta, causando venti vittime e danni enormi alle infrastrutture e all’ambiente, la comunità valdostana si prepara a ricordare quei giorni che segnarono in modo indelebile la sua storia recente.
“Venticinque anni sono trascorsi da quei giorni drammatici dell’ottobre del 2000, che resterà per sempre scolpito nella memoria collettiva della Valle d’Aosta come l’anno dell’alluvione”, ha dichiarato il presidente della Regione, Renzo Testolin. “Momenti, immagini e storie di vita che non abbiamo dimenticato: i villaggi devastati, le famiglie evacuate, la paura e soprattutto il dolore per le vittime che ancora oggi onoriamo con profonda commozione”.
Nel suo messaggio, Testolin ha ricordato la reazione “pronta e coraggiosa” dei valdostani, capaci di rialzarsi con la dignità e la determinazione proprie della gente di montagna. “Quel tragico evento – ha aggiunto – ci ha insegnato il valore della coesione, della prevenzione e del rispetto per il territorio. Oggi il nostro impegno è continuare su quella strada, investendo nella sicurezza, nella conoscenza, nella formazione della cultura del rischio, affinché la memoria diventi responsabilità”.
Un momento di commemorazione pubblica si terrà sabato 18 ottobre, alle 9, in Piazza Chanoux ad Aosta, nell’ambito della Settimana nazionale della Protezione civile. Sarà lo stesso presidente Testolin ad aprire la cerimonia in ricordo delle vittime dell’alluvione del 2000. “La memoria di quella drammatica alluvione – ha sottolineato – impone a tutti noi di rinnovare l’impegno per l’obiettivo primario della Protezione civile: la prevenzione a livello territoriale. In un contesto alpino come il nostro, la forza inesorabile della natura non ammette distrazioni. Il motto di questa Settimana è Uniti per proteggerci, un richiamo che ci esorta a collaborare”.
Il presidente ha ricordato come in questi venticinque anni il sistema valdostano di Protezione civile abbia raggiunto un ottimo livello di coordinamento, che consente di intervenire con rapidità ed efficienza grazie a una professionalità cresciuta nel tempo attraverso formazione e esercitazioni. “La Settimana della Protezione civile – ha concluso Testolin – rappresenta un momento di restituzione alla popolazione del lavoro svolto e, allo stesso tempo, l’occasione per ricordare il tragico evento alluvionale che diede il via al ripensamento di tutto il sistema di gestione delle emergenze”.
Sempre in memoria delle vittime, questa sera alle 20,30, il vescovo Franco Lovignana officerà in Cattedrale ad Aosta la Santa Messa di suffragio, alla quale parteciperà anche il presidente della Regione.
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