Ambiente | 08 ottobre 2025, 08:05

Ricorso di Assoidroelettrica contro il Piano regionale delle acque

Ricorso di Assoidroelettrica contro il Piano regionale delle acque

L’Associazione italiana dei produttori idroelettrici Assoidroelettrica, rappresentata in Valle d'Aosta dall'imprenditore Alberto Arditi, di Saint-Vincent, ha presentato ricorso al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche di Roma per chiedere l’annullamento parziale del Piano di tutela delle acque-aggiornamento 2030, approvato dal Consiglio Valle lo scorso 18 giugno. L’udienza è fissata per mercoledì 15 ottobre.

Con una produzione complessiva di circa 4,5 miliardi di chilowattora l’anno, Assoidroelettrica – con sede legale a Bologna – si presenta sul proprio sito come l’associazione di categoria “più rappresentativa in Italia” del comparto idroelettrico, impegnata nella tutela “dal piccolissimo al grande impianto”.

Al centro del ricorso vi è la contestazione di un passaggio del documento in cui si stabilisce che, qualora un intervento di derivazione ricada in un’area classificata come 'Repulsione della matrice', esso debba considerarsi non compatibile a causa dell’aumento della pressione ambientale derivante dai prelievi idrici già esistenti.

Secondo Assoidroelettrica, la disposizione sarebbe illegittima nella parte in cui non esclude dall’applicazione della cosiddetta “direttiva derivazioni” i rinnovi delle piccole derivazioni d’acqua, cioè gli impianti con potenza uguale o inferiore a tre megawatt.

La Giunta regionale ha deliberato la costituzione in giudizio a difesa del Piano, conferendo l’incarico a Riccardo Jans, dirigente dell’Avvocatura regionale e all’avvocato Gianni Maria Saracco del foro di Torino. 

red.laprimalinea.it