Dopo appena una settimana di produzione, la Cogne Acciai Speciali-CAS annuncia una nuova fermata. Dal 22 settembre al 5 ottobre quasi mille lavoratori – 955 dipendenti coinvolti a rotazione – saranno costretti a ricorrere nuovamente alla cassa integrazione guadagni.
“Non possiamo che essere preoccupati – sottolinea Fabrizio Graziola, segretario generale FIOM-CGIL Valle d’Aosta –. A livello internazionale non ci sono segnali positivi riguardo alla questione dei dazi e alla situazione geopolitica. Il mercato dell’automotive è pressoché stagnante, quindi tutte le aziende siderurgiche, compresa la Cogne, vivono un momento di forte mancanza di produzione”.
I numeri confermano la fase critica. Nei primi sette mesi del 2025 le ore di CIG sono state 29.900, già vicine alle 40 mila registrate in tutto il 2023. Quest’anno le prime tredici settimane di sospensione erano state attivate dal 24 febbraio al 25 maggio, seguite da un secondo blocco dal 9 giugno al 7 settembre.
L’ennesima riapertura della cassa integrazione riaccende così le preoccupazioni dei sindacati e dei lavoratori, chiamati a fare i conti con un futuro industriale ancora pieno di incognite.
pa.ga.
