Nella mattinata di venerdì 8 agosto la senatrice Elisa Pirro (M5S) e la consigliera regionale Erika Guichardaz (Pcp) hanno effettuato una visita ispettiva alla Casa circondariale di Brissogne, accompagnate dalla direttrice, Velia Nobile Mattei e dal sostituto commissario della Polpen facente funzioni di comandante. L’ispezione, durata dalle 9 alle 13, ha permesso di verificare da vicino le condizioni della struttura e le criticità che riguardano sia i detenuti sia il personale.
Durante il sopralluogo è stato svolto un controllo congiunto anche in un’area utilizzata come discarica interna (vicenda portata alla luce da Laprimalinea.it) la cui rimozione – secondo quanto riferito – sarebbe già stata assicurata dalla Direzione dell’istituto.
Sul fronte della popolazione detenuta, Pirro e Guichardaz hanno rilevato la necessità di potenziare le attività formative, lavorative e trattamentali, strumenti fondamentali per dare un senso rieducativo alla pena e favorire il reinserimento sociale. Quanto al personale, è stata denunciata la grave carenza di agenti di Polizia penitenziaria e di impiegati amministrativi, con ripercussioni pesanti sull’organizzazione e sulla qualità del lavoro. Ripercussioni peraltro più volte evidenziate dal sindacato Osapp, che ha chiesto di verificare se vi siano state oltre 4.000 ore di lavoro straordinario accumulate e circa 720 riposi settimanali non goduti dagli agenti in servizio a Brissogne. Circostanze che fanno il paio con le dimissioni inoltrate (e sempre segnalate dall'Osapp) pochi mesi fa da un giovane agente della Penitenziaria, che aveva parlato di "ambiente tossico" e impossibilità di gestire serenamente il lavoro.
Altro nodo irrisolto è la mancanza di alloggi adeguati per il personale proveniente da fuori regione, che rende ancora più difficile la permanenza e la stabilità di chi lavora nell’istituto.
La visita avviene in un momento delicato per il carcere di Brissogne, dove è in corso un’indagine sulla morte di un detenuto trovato privo di vita nella propria cella nelle scorse settimane. Gli inquirenti stanno accertando se si sia trattato di un suicidio o di un tragico incidente legato a una pratica per procurarsi lo “sballo” inalando gas con un sacchetto in testa.
“Queste problematiche – ha annunciato la consigliera Guichardaz – saranno al centro della proposta politica di Valle d’Aosta Aperta”, coalizione che riunisce anche Adu, Area Democratica, Uniti a sinistra e il Movimento 5 Stelle valdostano. La senatrice Pirro e la consigliera Guichardaz hanno ribadito l’impegno a portare le istanze raccolte durante la visita nelle sedi parlamentari e presso gli organi competenti, “per restituire dignità e risorse a un comparto fondamentale per la legalità e la sicurezza del nostro territorio”.