Un atto d’accusa durissimo, senza appello. A 25 anni dalla regionalizzazione del servizio antincendi il Conapo, sindacato autonomo dei Vigili del fuoco, rompe gli indugi e attacca frontalmente la gestione valdostana del soccorso tecnico urgente, chiedendo “il rientro immediato nel Corpo nazionale”. Un comunicato dettagliato, dai toni infuocati, diffuso ieri, parla di fallimento politico e sprechi, di promesse mancate e condizioni di lavoro inaccettabili.
La regionalizzazione del 2000 – ricordano i rappresentanti del Conapo – fu condotta “con fretta e superficialità politica”, come un’operazione tecnica inserita nell’accordo Stato-Regione per l’attribuzione dei nove decimi. “All’epoca – scrivono – si pensava di essersi appropriati di un manipolo di operai polifunzionali, ignorando completamente il valore e la responsabilità delle funzioni affidate".
“Un quarto di secolo senza nulla di serio”
Nel comunicato si ripercorrono 25 anni di scelte giudicate fallimentari: “Dalla demolizione scriteriata della caserma centrale ai progetti faraonici mai realizzati, fino al prefabbricato attuale, una struttura che fa acqua da tutte le parti. Letteralmente". Le critiche si estendono anche ai distaccamenti: quello di alta valle è definito “una sede che chiamare di lavoro è un complimento”, mentre per la bassa valle “dopo 25 anni siamo ancora alle chiacchiere”.
Non meno pesante la denuncia sul distaccamento aeroportuale: “Servizio esternalizzato senza funzionare, OOSS scavalcate, zero trasparenza. L’ennesima farsa”.
Organico fermo, diritti svaniti
La denuncia tocca anche l’organico, giudicato “congelato da decenni”, e i diritti perduti: “Abbiamo perso dignità, tutele, prospettive. Il referendum del 2019, con il 97% dei voti favorevoli al rientro nel Corpo nazionale, è stato tradito su tutta la linea”.
Tre i fronti in cui – secondo il sindacato – l’equiparazione è mancata: previdenza, ordinamento ed economia. “Sul fronte previdenziale il silenzio è assordante. Colleghi con stessa divisa hanno casse differenti: una vergogna istituzionale. Ordinamentalmente – prosegue il comunicato – dopo anni di incontri e bozze condivise, non si è approdati a nulla. La bozza di legge, anche se modificata unilateralmente, non è mai stata portata in aula. Economicamente, si vivacchia con toppe e indennità temporanee”.
“Avete ingannato tutti. Di nuovo”
Il sindacato accusa il presidente della Giunta di aver disatteso il cronoprogramma annunciato, e parla apertamente di “disgusto” per il modo in cui i lavoratori del soccorso sono stati trattati. “Disgusto per l’incompetenza, l’indifferenza e la mancanza totale di rispetto nei confronti di chi ogni giorno mette a rischio la propria vita”.
“È finito il tempo dell’attesa – conclude il Conapo –. La politica regionale ha esaurito ogni credibilità. Ora vogliamo risposte. Ora pretendiamo azioni concrete. Vogliamo il rientro nel Corpo nazionale. Subito".