E' deceduto nella serata di mercoledì Samuele Privitera, il ciclista 19enne originario di Imperia vittima di un grave incidente avvenuto durante la prima tappa del 61esimo Giro della Valle d’Aosta. L’incidente che ha prostrato l'intero mondo del ciclismo italiano si è verificato nel pomeriggio in territorio di Pontey, durante una discesa: secondo una prima ricostruzione, il corridore sarebbe stato sbalzato a seguito dell’impatto con un dosso. Il casco si sarebbe staccato e il giovane avrebbe battuto violentemente la testa contro un cancello, riportando un trauma cranico gravissimo.
Privitera era stato trasportato d’urgenza all’ospedale Umberto Parini di Aosta, dove è stato ricoverato in condizioni critiche. Il corridore correva per il team Hagens Berman Jayco ed era considerato una delle promesse emergenti del ciclismo internazionale.
La tappa inaugurale del cosiddetto "Petit Tour" – gara di riferimento per gli under 23, con un percorso di 500 chilometri e 12.000 metri di dislivello, in parte su territorio francese – era partita con 130 atleti al via.
I genitori sono giunti ad Aosta; in segno di lutto, il comitato organizzatore ha annullato la seconda tappa, prevista per oggi, giovedì 17 luglio, a Passy. La corsa riprenderà venerdì 18 con la terza tappa, da Pré-Saint-Didier al Colle del Gran San Bernardo, preceduta da un momento di raccoglimento in memoria di Samuele.
In una nota, il Presidente della Giunta, Renzo Testolin e l'assessore allo Sport, Giulio Grosjacques, "a nome del Governo regionale e di tutta la comunità valdostana, esprimono il profondo dolore per la tragica morte del giovane ciclista ligure Samuele Privitera, avvenuta a seguito di una caduta durante la prima tappa del Giro della Valle d’Aosta".
"Siamo profondamente addolorati - si legge nella nota di cordoglio - per la scomparsa di Samuele e ci stringiamo con affetto alla sua famiglia, alla quale rivolgiamo le nostre più sentite condoglianze. Il nostro pensiero va anche ai suoi compagni della squadra Hagens Berman Jayco, duramente colpiti da questa tragedia, nonché a tutti i ragazzi che partecipano al Giro della Valle d’Aosta. La morte di un giovane corridore, che con dedizione inseguiva i propri sogni sportivi durante una competizione dedicata alle nuove generazioni del ciclismo, lascia sgomenti e segna profondamente l’intera comunità valdostana".
pa.ga.
