Economia | 16 luglio 2025, 12:57

Lieve ripresa della fiducia tra le imprese valdostane

Francesco Turcato

Francesco Turcato

Un leggero miglioramento del clima di fiducia e una sostanziale stabilità dei principali indicatori economici caratterizzano il quadro che emerge dall’indagine previsionale sul terzo trimestre 2025 condotta tra le imprese di Confindustria Valle d’Aosta, comprese quelle del settore edile aderenti all’associazione.

"Pur essendo stata realizzata prima degli ultimi annunci del presidente degli Stati Uniti, l’indagine riflette pienamente il clima di forte incertezza che ha segnato gli ultimi mesi", sottolinea Francesco Turcato, presidente di Confindustria VdA. "Questa incertezza rappresenta ormai la nuova normalità, nella quale l’unica strategia vincente resta quella di continuare a investire per migliorare la qualità dei nostri prodotti e servizi".

Nel comparto industriale, le previsioni occupazionali mostrano segnali di ripresa, riportandosi su valori simili a quelli di fine 2024. Il saldo tra ottimisti e pessimisti torna in territorio positivo, attestandosi a +12,50%, rispetto al -2,56% registrato nel secondo trimestre. Stabile l’utilizzo degli impianti, al 73,17%, in lieve aumento rispetto al 72,07% precedente.

Peggiorano invece le previsioni sul ricorso alla cassa integrazione guadagni, che salgono al 5,56%, con un aumento di cinque punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Anche le previsioni produttive per il settore manifatturiero restano in negativo, con un saldo del -4,55%, seppur in leggero miglioramento rispetto al -6,25% del trimestre scorso.

Segnali incoraggianti arrivano invece dal settore dei servizi, dove si registra un’inversione di tendenza: le previsioni tornano in positivo, con un saldo di +5,26% rispetto al -8,70% del secondo trimestre. In ripresa anche gli ordinativi complessivi, che dopo il forte calo del secondo trimestre (-15,79%) segnano ora un +4,88%.

Le imprese valdostane prevedono inoltre una lieve crescita degli investimenti, sia per ampliamenti (dal 22,86% al 27,27%) sia per sostituzioni (dal 34,29% al 36,36%). Anche le aspettative per l’export migliorano: gli acquisti destinati ai mercati esteri tornano in positivo con un +6,67%, dopo la pesante flessione registrata nel secondo trimestre (-17,24%).

red.laprimalinea.it