Themis e Metis | 10 luglio 2025, 16:36

L’Europa cambia rotta; stop alla vendita di cani e gatti nei negozi e obbligo di microchip per tutti

L’Europa cambia rotta; stop alla vendita di cani e gatti nei negozi e obbligo di microchip per tutti

Una svolta storica per la tutela degli animali da compagnia si profila all’orizzonte. Il Parlamento europeo ha espresso parere favorevole sulla proposta della Commissione europea di adottare un provvedimento che vieti la vendita di cani e gatti nei negozi e che imponga la microchippatura obbligatoria anche per i gatti, spesso trascurati da questo tipo di normativa. La proposta vuole mettere fine alla consuetudine di esporre animali in vetrina, promuovendo invece l’acquisto consapevole da allevamenti certificati oppure, meglio ancora, l’adozione da rifugi. Si punta così a contrastare gli acquisti d’impulso e a riconoscere maggiore dignità agli animali, trattandoli non come merci ma come esseri viventi. Uno dei capisaldi della proposta è l’obbligo di identificare tramite microchip e registrare tutti i cani e i gatti presenti o commercializzati nell’Unione Europea. Attualmente, in Italia il microchip è previsto solo per i cani, ma alcune regioni lo richiedono già anche per i felini. Con questa misura, ogni animale sarà tracciabile attraverso una banca dati nazionale interconnessa a livello europeo e supervisionata direttamente dalla Commissione. Gli animali provenienti da Paesi esterni all’UE saranno soggetti a rigidi controlli: dovranno essere microchippati prima dell’ingresso nell’Unione e registrati in una banca dati nazionale. I proprietari, inoltre, saranno tenuti a preregistrare il loro animale almeno cinque giorni lavorativi prima dell’arrivo, tramite una piattaforma online. La proposta interviene anche sulle pratiche di allevamento, vietando la riproduzione tra parenti stretti e scoraggiando la selezione di tratti morfologici estremi che possano nuocere al benessere degli animali. Saranno inoltre proibiti i collari a strozzo e a punte privi di dispositivi di sicurezza e l’uso di animali mutilati per mostre, gare o spettacoli. Con questo passaggio, il Parlamento europeo avvia le trattative con gli Stati membri per rendere finalmente realtà una proposta attesa da tempo.

a.a.