Il consigliere regionale e capogruppo Uv Aurelio Marguerettaz ha formulato nei giorni scorsi alla Giunta circa una decina di richieste di accesso agli atti inerenti i rapporti della Regione con la sua partecipata Cva Spa. Marguerettaz è tra i consiglieri che hanno ritirato (in pochi lo hanno fatto) la chiavetta contenente documenti riservati e recapitati il 30 aprile scorso dal management di Cva alla Quarta commissione 'Sviluppo economico', incaricata degli approfondimenti avviati a seguito di una risoluzione approvata dal Consiglio Valle il 3 aprile, frutto del dibattito innescato da una lettera inviata dall’ex Presidente di Finaosta, Nicola Rosset che denunciava, tra le altre cose, indebite pressioni per implementare l'emolumento dell'Ad di Cva, Giuseppe Argirò.
Sarebbe proprio su alcune scelte di Argirò, o meglio corposi investimenti nell'eolico in Sardegna e in società di energia da fonti rinnovabili quali Sicilia Power e Vittoria Sviluppi, che si concentrerebbe la lente d'ingrandimento di Marguerettaz e di chi, in seno al Consiglio Valle, ha manifestato posizioni critiche rispetto alla governance uscente di Cva (cda e ad dovranno essere nominati a breve dalla Regione).
Per contro, c'è chi vede nell'iniziativa di Marguerettaz una sorta di malcelato 'atto di sfiducia' nei confronti dell'attuale governo regionale, cui il capogruppo unionista rivolge una richiesta tutto sommato 'singolare' (avendo anche a disposizione i fascicoli inoltrati da Cva) piuttosto che proporre una 'due diligence' o meglio una 'new diligence' ovvero una verifica accurata e approfondita per valutare la convenienza, i rischi e le opportunità legate alla gestione amministrativa di Argirò.