Nel 2024 l'Ufficio della Difensora civica della Valle d'Aosta, Adele Squillaci, ha gestito complessivamente 404 casi.
A rivolgersi alla Difensora sono state 150 persone. I dati, presentati durante una conferenza stampa sull’attività dell’anno, comprendono anche le funzioni di garanzia per detenuti, minori e persone con disabilità.
"Le segnalazioni ricevute – ha spiegato Squillaci – hanno riguardato in primis la Regione, con 80 casi, pari a quasi il 20% del totale. L’ambito più ricorrente è quello dell’ordinamento, con 188 casi".
Il profilo prevalente degli utenti? Cittadini tra i 50 e i 60 anni, che rappresentano il 38% del totale.
Nella sua funzione di Garante dei detenuti, l’Ufficio ha seguito e concluso 97 casi, con 42 detenuti che si sono rivolti direttamente alla struttura. Come Garante delle persone con disabilità, Squillaci ha trattato 60 casi, relativi a 23 utenti. Anche qui, la maggior parte delle segnalazioni (37) ha riguardato l’amministrazione regionale, mentre il 38% dei casi ha interessato le politiche sociali.
L’ultima sezione della relazione ha riguardato i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: 42 i casi trattati, con un focus principale sull’istruzione (33%). A fine 2024, i minori stranieri non accompagnati presenti in Valle erano 48, di cui 39 diciassettenni. I minori accolti in comunità erano invece 97: 75 in strutture valdostane, 22 fuori regione. La fascia più rappresentata resta quella tra i 16 e i 17 anni, con 58 presenze.