"Non è la prima volta e non sarà l'ultima, se posso quando entro qui demolisco tutto quello che riesco a demolire...". Questo ha detto - al vigilante della società di polizia privata 'Cittadini dell'Ordine' che lo ha scoperto - V.V., 50enne italiano che la notte tra mercoledì 4 e giovedì 5 giugno ha forzato, quasi sfondandola, una porta di accesso sul lato sud della Nuova Università della Valle d'Aosta, in via Monte Vodice nel capoluogo regionale e dopo essersi introdotto nella struttura ha staccato un idrante dal muro, svuotandone a terra il contenuto e ha poi divelto una sbarra di accesso veicoli, prima di essere fermato dal coraggioso intervento della guardia giurata.
Il poliziotto privato dei CdO sarebbe stato anche seriamente minacciato dall'uomo, che però poi si è allontanato dall'UniVdA mentre il vigilante allertava i carabinieri. Poco prima nell'edificio era terminato un 'vin d'honneur' seguito a un evento e, quando l'agente ha visto nello schermo dell'impianto di videosorveglianza quell'uomo che armeggiava nel garage dell'Università, ha pensato che si trattasse dell'ultimo ospite intento ad andarsene.
Invece lo ha notato strappare dal muro un estintore e vuotarne il contenuto a terra prima di lanciarlo via. Poi lo ha seguito a video mentre danneggiava una barrriera di accesso, infine gli si è parato davanti e ne ha fermato le intemperanze. Luomo ha accennato resistenza e poi è fuggito. I carabinieri si sono messi sulle sue tracce e lo hanno individuato. Sono in corso gli accertamenti per i reati di danneggiamento e intrusione. Ignote, per ora, le motivazioni del gesto, anche se il 50enne avrebbe accennato a un non meglio precisato credito di alto importo che vanterebbe per aver svolto dei lavori nel cantiere dell'UniVdA.