Eventi e appuntamenti | 03 giugno 2025, 16:20

Medaglia d’oro agli Europei di rafting per le Violette di Rafting Aventure di Villeneuve

L’Associazione Viola, coinvolta nel progetto europeo RaftPink, ha partecipato alla Next Generation Rafting Cup che si è svolta in Serbia dal 30 maggio all'1 giugno

Il podio della gara, da sn Club Zadar Croazia 3 capitano Mira Jakupovic, al centro Tiziana Frassy (Vice Presidente di VIOLA), a destra Club Zadar Croazia 2 capitano Dubravka Karlovic

Il podio della gara, da sn Club Zadar Croazia 3 capitano Mira Jakupovic, al centro Tiziana Frassy (Vice Presidente di VIOLA), a destra Club Zadar Croazia 2 capitano Dubravka Karlovic

Tornano a casa con la medaglia d’oro in entrambe le categorie (RX e Slalom) Tiziana, Franca, Laura e Rubina, le quattro violette dell’Associazione Viola che hanno partecipato alla loro prima competizione internazionale, la Next Generation Rafting Cup che si è tenuta a Kraljevo in Serbia dal 31 maggio all'1 giugno.

La gara rientra nel progetto Rafting Can be Pink che coinvolge, oltre alle quattro donne che hanno gareggiato, otto altre associate di Viola.

Il progetto RaftPinkRaftPink è un progetto europeo nato nel 2025 dalla collaborazione tra Italia, Croazia e Serbia, con l’obiettivo di far conoscere lo sport del rafting, non solo come attività agonistica e ricreativa, ma come sport fondamentale per il miglioramento del benessere psicofisico delle donne che hanno affrontato o stanno affrontando le cure per un tumore. 

Anche l’Associazione Viola è stata coinvolta in questo progetto grazie al Rafting Aventure di Villeneuve. Un'opportunità di rinascita che, utilizzando il potere dello sport di squadra, favorisce il supporto reciproco e il recupero fisico ed emotivo. Inoltre, rappresenta un’occasione unica per stare insieme, condividere esperienze e creare legami significativi, scoprendo insieme la forza del gruppo e del sostegno reciproco, oltre che la connessione con l’acqua e la natura in cui questo sport immerge. 

Le 12 partecipanti al progetto sono donne che sono state affette da tumore. Insieme a loro, stanno partecipando al percorso di formazione anche Elena e Cristina, parte del Direttivo di Viola e coordinatrici del gruppo per l’Associazione.

“Poter prendere parte alle attività in prima persona ci permette di valutare se questo sport, al di là del progetto, potrà essere riproposto i prossimi anni alle donne che hanno avuto la malattia. Eventualmente potremmo modularne le attività in base alle esigenze, soprattutto per le donne più fragili cui dobbiamo fare particolare attenzione - racconta Cristina -, inoltre è un’opportunità anche per noi di creare gruppo con le associate, di capire le loro difficoltà e di divertirci tutte insieme”.

La Next Generation Rafting Cup

Le quattro violette sono state accolte da freddo e pioggia dopo 12 ore di viaggio, ma non si sono fatte demoralizzare e, nonostante gli imprevisti, si sono godute l’esperienza, affrontando insieme le difficoltà, sia tra le onde che fuori dall’acqua.  

“Per noi partecipare a questo progetto è stata una preziosa opportunità” racconta Tiziana Frassy, vicepresidente di Viola, “ci ha permesso di conoscere uno sport di cui sapevamo veramente poco, ma che si è rivelato uno strumento utile per creare una forte sinergia tra le donne, si sta formando un gruppo sempre più affiatato che ha voglia di trascorrere il proprio tempo libero in mezzo alla natura, mettendosi in gioco e al tempo stesso andando alla scoperta degli angoli un po’ meno conosciuti della nostra vallata, osservandoli da un punto di vista differente. Andare in Serbia ci ha permesso di confrontarci con altre realtà e di partecipare a una competizione a livello europeo, è stato davvero emozionante e ricaricante, un’opportunità unica”.

Perché il rafting? “Il rafting è per Viola una metafora delle sfide che la vita pone, giorno dopo giorno, in particolare quando si deve affrontare una diagnosi di tumore: di colpo ci si trova in mezzo a un fiume tormentato, con onde continue capaci di travolgerci, possiamo essere sopraffatte dalla paura, ma è solo con coraggio che riusciamo a farci trasportare dalla corrente senza creare resistenza e a raggiungere così le zone in cui il fiume finalmente si calma. La pagaia è l’energia con cui dobbiamo lottare per andare avanti anche controcorrente e le nostre compagne di squadra sono la nostra forza, perché avendo vicino delle persone veramente amiche riusciamo a rendere tutto un po’ meno faticoso e solo remando tutte insieme riusciamo a prendere la direzione giusta e andare sempre più lontane Questo è lo spirito di VIOLA, questo è quello che vogliamo trasmettere a tutte le donne a noi vicine partecipando a questo progetto”, conclude Cristina.

Pur non essendo adatto a tutte le donne che stanno affrontando una malattia oncologica, il rafting si conferma una pratica sportiva preziosa per chi non presenta problematiche attive. Si tratta di un’opportunità concreta per ritrovare fiducia in sé stesse e dimostrare che una diagnosi di tumore non segna la fine della vita attiva. Al contrario, può segnare l’inizio di una nuova fase, fatta di coraggio, rinascita e, perché no, di esperienze mai provate prima, come uno sport di squadra affrontato con determinazione e spirito di sfida. 

Viola ringrazia Danilo Barmaz per aver coinvolto nel progetto l’Associazione e sua figlia Gail, responsabile del Rafting Aventure di Villeneuve, per la calorosa accoglienza; Letizia Lauri, guida certificata F.I.Raft (Federazione Italiana Rafting), per la sua grande disponibilità e pazienza; un ringraziamento speciale di Viola va a Nicolò Di Marco, anch’egli guida F.I.Raft, che con competenza, gentilezza ed empatia ha accompagnato il nostro gruppo in Serbia, portandoci a conquistare con entusiasmo e determinazione il primo premio dell’Eurocup Women 2025. 

info Ass. Viola