Un buon riposo è necessario per il benessere e per affrontare gli impegni della giornata. Quando manca il sonno si rende meno sul lavoro e nello studio, diminuiscono le capacità di concentrazione e di apprendimento, si è più irritabili e si diventa più vulnerabili alle malattie: è un elemento fondamentale della nostra salute.
Molte persone tendono a sottovalutare i disturbi del sonno, affidandosi a consigli non sempre professionali, finché la situazione non diventa insostenibile. Il sonno non è una condizione passiva ed inerte, al contrario, il cervello, quando si dorme, ha un’attività piuttosto intensa e svolge funzioni importanti per il nostro equilibrio psico-fisico: il corpo riposa, le informazioni apprese vengono consolidate ed anche l’umore migliora. E’ importante ricordare che un buon sonno è legato non solo alla sua durata, ma anche alla sua qualità e per questo bisogna mettere in atto comportamenti che tendano a favorirne l’inizio ed il mantenimento.
Ecco le 10 regole di stile di vita per migliorare la qualità del sonno:
1. Mantenere un orario regolare del ciclo sonno-veglia: svegliarsi presto al mattino, evitando di dormire durante il giorno ed andare a letto in un orario consono e regolare, evitando attività stimolanti nelle ore serali.
2. Assicurarsi che l'ambiente in cui si dorme sia idoneo al riposo. La camera da letto dovrebbe essere al buio e silenziosa, ad una temperatura adeguata e areata.
3. Non usare il letto per attività diverse dal sonno, come scrivere, guardare la televisione, usare PC o altri dispositivi elettronici.
4. Fare una cena leggera tre ore prima di addormentarsi, evitare cibi fritti e alimenti troppo grassi.
5. Evitare bevande come caffè, tè, cola o bevande che contengono caffeina.
6. Evitare cioccolato e alimenti ad effetto stimolante.
7. Bere tanta acqua e idratarsi, soprattutto nella prima parte della giornata.
8. Bere una tisana o del latte caldo almeno 30 minuti prima di coricarsi.
9. Mangiare equilibrato, consumando ad ogni pasto frutta, verdura, cereali, proteine di origine animale o vegetali .
10. Prediligere attività rilassanti prima di coricarsi, come fare un bagno caldo o leggere un buon libro.
Quando il problema persiste, nonostante l’osservanza di queste semplici regole, sarebbe opportuno confrontarsi con il medico di famiglia o con uno specialista per scegliere il trattamento più adatto alla situazione.
La natura ci offre numerose piante, caratterizzate da una buona efficacia e dalla sinergia di due azioni, quella blandamente sedativa e quella spasmolitica e miorilassante, per trattare varie combinazioni di disturbi che spesso accompagnano chi ha difficoltà a dormire.
Vediamone alcune:
PASSIFLORA: per favorire il riposo notturno e il rilassamento.
VALERIANA ed ESCOLZIA: sono in grado di ridurre il tempo necessario all’addormentamento, inducendo un sonno fisiologico.
MELISSA: con azione rilassante e distensiva, utile per il benessere gastro-intestinale dei soggetti ansiosi.
CAMOMILLA: indicata per favorire il riposo dei bambini.
GRIFFONIA: utile per favorire la regolazione del tono dell’umore, migliorare gli stati di agitazione, la difficoltà a dormire ed il controllo del senso di fame.
BIANCOSPINO: indicata nei casi di palpitazioni o leggero aumento della pressione causati da forte stress.
LUPPOLO: raccomandato in caso di stati di tensione, surmenage, irrequietezza per le sue qualità sedative e calmanti.
TIGLIO: dotato di proprietà sedative e ansiolitiche, per questo è impiegato nella cura dell'insonnia dovuta ad ansia e nervosismo.
A cura della dott.ssa Caterina Tubère