L’assessore regionale agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la montagna, Luciano Caveri, è intervenuto oggi in qualità di membro del Comitato delle Regioni – l’organo consultivo dell’Unione europea che dà voce ai rappresentanti eletti delle Regioni e degli Enti locali europei – alla consultazione on-line che il Comitato sta promuovendo in merito alle sfide e alle opportunità che l’intelligenza artificiale può fornire nell’ambito delle attività del settore pubblico.
Il processo di consultazione, che interviene a seguito della recente adozione del regolamento europeo sull’intelligenza artificiale e che terminerà il prossimo novembre con la produzione di un documento di parere, è mirato ad assicurare che le disposizioni assunte a livello europeo vengano applicate in maniera ottimale dal settore pubblico su tutti i territori dell’Unione, promuovendo pratiche di gestione amministrativa innovative a vantaggio dei cittadini.
Nel suo intervento, l’assessore Caveri ha chiesto che il parere che sarà adottato dal Comitato delle Regioni sottolinei il più possibile la necessità di applicare direttamente, senza snaturarlo, quanto definito dal regolamento europeo, per evitare che, in Italia, il recepimento delle decisioni assunte porti ad elaborare prassi amministrative gravose, soprattutto a causa di un’applicazione troppo stringente di quanto richiesto dalla normativa sulla privacy.
L’assessore Caveri ha anche detto che “è auspicabile che possa essere effettuata una ricognizione a livello europeo per arrivare all’elaborazione di elenchi aperti nei quali i rappresentanti delle amministrazioni regionali e locali dell’Unione possano pubblicare e condividere le buone prassi elaborate nell’ambito dell’applicazione degli strumenti forniti dall’intelligenza artificiale, così come la Valle d’Aosta già si accinge a fare assieme agli altri referenti responsabili per l’accessibilità digitale della Strategia EUSALP”.
Come noto, la Strategia europea per la regione alpina EUSALP riunisce i rappresentanti dei livelli nazionali, regionali e locali dei sette Paesi alpini intorno ad una serie di diversi tavoli di lavoro, tra cui quello sul digitale i cui lavori sono guidati dalla Regione autonoma Valle d’Aosta.