Cronaca | 31 luglio 2024, 09:48

Accusato di aver sottratto oltre 120.000 euro dai conti delle Fiamme Gialle di Aosta: finanziere scoperto e indagato dai colleghi

E' un appuntato scelto 51enne, da molti in anni in servizio al Comando della Guardia di finanza di Aosta; gli è stata notificata nei giorni scorsi l'accusa di peculato militare

Accusato di aver sottratto oltre 120.000 euro dai conti delle Fiamme Gialle di Aosta: finanziere scoperto e indagato dai colleghi

Dapprima non ci avevano creduto nemmeno i suoi superiori, che pure avevano notato che qualcosa non andava nella gestione di un servizio. Poi, approfondendo i controlli, la scoperta amara ma, per i meticolosi investigatori delle Fiamme Gialle, inconfutabile: quell'appuntato scelto di 51 anni, apparentemente irreprensibile, da tanti anni in servizio al Comando della Guardia di finanza di Aosta, era riuscito a sottrarre qualcosa come 120.000 dalle stesse casse del Corpo (ma potrebbero essere di più), avvalendosi della fiducia incondizionata conquistata tra i colleghi e approfittando della sua posizione di addetto amministrativo dei servizi di foresteria e delle cedole carburante. Le indagini nei suoi confronti sono iniziate fra le mura della caserma 'Luboz' di Aosta, coordinate dal pm della Procura militare di Verona (competente sulla Valle) Fabrizio Gaverini. Al militare che da mesi è in congedo sanitario è stato notificato nei giorni scorsi l'avviso di conclusioni indagini per il reato di peculato militare; sarà interrogato ad Aosta venerdì 9 agosto.

Con 18 appartamenti a disposizione, la foresteria è uno dei 'fiori all'occhiello' nell'ambito dei servizi secondari della Guardia di finanza in Valle d'Aosta ed è considerata un benefit prezioso a disposizione del personale e delle famiglie dei finanzieri, che ne possono usufruire a prezzi accessibili da tutta Italia. Oggi il pagamento del soggiorno avviene obbligatoriamente tramite Pos, ma per molto tempo non è stato cosi: erano accettati anche contanti. Secondo l'accusa, l'appuntato quando ritirava il contante dagli ospiti in partenza tratteneva per sé una parte di denaro, trovando sempre scuse attendibili ("dovevano fermarsi due settimane ma sono rimasti solo cinque giorni" ecc.) e approfittando della fiducia riposta in lui dai suoi superiori. 

Anche per quanto riguarda la gestione delle cedole carburante di furgoni e vetture di servizio, il meccanismo ingegnato dal finanziere presunto infedele era semplice quanto efficace: registrava a sistema più chilometri di quelli effettivamente percorsi dai mezzi, giustificando così l'utilizzo di cedole carburante indicanti erogazioni di gasolio o benzina in misura superiore di quelle realmente effettuate, trattenendosi la quota eccedente di denaro. 

Sul caso, i vertici delle Fiamme Gialle valdostane mantengono stretto riserbo investigativo ma l'operato di 'pulizia interna' risulta evidente dallo svolgimento dell'inchiesta, che ha visto al lavoro esclusivamente i colleghi dell'appuntato scelto.

patrizio gabetti