Lo ha detto ieri in Consiglio Valle il presidente della Giunta, Renzo Testolin: le esondazioni del 29 e 30 giugno scorsi hanno cause puramente naturali, non vi sono responsabilità umane.
La procura di Aosta ha comunque avviato un'indagine sull'alluvione che ha colpito in particolare Cogne e Cervinia: un fascicolo conoscitivo 'modello 45' ovvero al momento senza indagati né ipotesi di reato ma facilmente ipotizzabile già all'indomani degli eventi calamitosi, vista la portata dei danni. Nei giorni scorsi il governo Meloni, deliberando lo stato di emergenza di 12 mesi sui territori colpiti, ha stanziato una prima tranche di 20 milioni e 600 mila euro.
La Regione ha stimato 93/94 milioni di danni alle opere pubbliche, 11 milioni per l'agricoltura e circa sei per le società partecipate che producono e distribuiscono energia (vedi i danni alla centrale elettrica di Valpelline, chiusa ormai da quasi un mese); restano da quantificare le perdite dei privati.