Cronaca | 30 maggio 2024, 15:00

La mamma della 14enne aggredita, 'il luogo migliore per educare i giovani delinquenti è la scuola'

La mamma della 14enne aggredita, 'il luogo migliore per educare i giovani delinquenti è la scuola'

Il doppio dato è emerso nell'incontro istituzionale di mercoledì 29 maggio, ma che a Chatillon manchino gli spazi aggregativi per gli adolescenti, ce ne si accorge facilmente camminando un pomeriggio qualsiasi nel centro semideserto del paese. E neppure che manchi l'interazione sociale è una novità, se si pensa che il luogo d'incontro prescelto dai residenti è divenuto da tempo il supermercato lungo la strada verso Saint-Vincent.

L'incontro di ieri è stato organizzato dal sindaco di Châtillon, Camillo Dujany, alla luce dell'aggressione subita nel parcheggio pluripiano (che quel giorno era chiuso al pubblico) da una quattordicenne il 16 maggio scorso.

A picchiarla erano state delle sue coetanee; il video delle percosse era poi stato condiviso via cellulare dagli stessi ragazzi che lo avevano girato.   

All'incontro di ieri in municipio hanno partecipato i rappresentati delle scuole, della polizia locale, dei carabinieri e del Punto unico di accesso (il servizio gratuito che svolge attività di accoglienza, ascolto, orientamento e prima consulenza ai cittadini sui servizi socio-assistenziali e socio-sanitari).   

''Si è trattato di un incontro di analisi per cercare di capire dove fossero i problemi. Perché per trovare le soluzioni bisogna prima capire quali sono i problemi da affrontare -  ha spiegato il sindaco Dujany - è emerso che gli adolescenti mancano di interazioni sociali e per questo è stato pensato di creare spazi propri per loro. Quali possiamo proporre? L'Istituto Gervasone (storica scuola privata di Chatillon ndr) ne ha messi a disposizione alcuni e anche il Comune ne ha: il problema è quello di trovare i finanziamenti per riqualificare le strutture e di individuare cosa possa interessare agli adolescenti''.   

La madre della 14enne aggredita dal branco ha commentato su facebook gli esiti dell'incontro: "Dobbiamo aprire dei centri per i ragazzi per tenerli impegnati... Sono d'accordo su questo, ma i delinquenti dove li mettiamo? In quei banchi e cresciuta anche mia figlia, come tutti i figli degli altri genitori".

Per la donna, che come aveva promesso ha sporto denuncia nei giorni scorso contro gli aggressori della figlia, "il centro più accogliente ed educativo per i ragazzi è la scuola. La scuola ti accoglie da quando hai tre anni, e non credo che ci sia competizione. Io mi chiedo cosa manca nelle istituzioni (...) Manca la collaborazione scuola-famiglia. Non lasciamo i professor fare il loro lavoro (...)". 

pa.ga.