Adesso s'interrogano anche le istituzioni, sull'aggressione alla 14enne da parte di un gruppo di coetanee, pestaggio 'assistito' visto che tanti altri ragazzi presenti nel parcheggio dell'autostazione di Chatillon si sino limitati a filmarlo e postarlo poi sui social. I genitori della giovanissima vittima non ci stanno a chiudere l'episodio con un "è sempre successo" e "sono solo ragazzate" e la loro pressione sull'accaduto ha convinto il sindaco di Chatillon, Camillo Dujany, a convocare per mercoledì 29 maggio una riunione straordinaria alla quale sono invitati i dirigenti delle scuole medie e secondarie del territorio, i vertici del Convitto Gervasone, i carabinieri, la polizia locale e gli assistenti sociali del Punto unico di accesso ai servizi.
"Vogliamo capire la reale gravità di quanto è accaduto e poi trarre le opportune valutazioni", ha detto il sindaco.
Sull'accaduto sono in corso gli accertamenti dei carabinieri della Compagnia di Chatillon/Saint-Vincent ma intanto i genitori dell'adolescente hanno ribadito la loro ferma intenzione di sporgere querela contro i responsabili dell'aggressione per il reato di lesioni personali volontarie aggravate dalla premeditazione ("mia figlia era stata invitata a un appuntamento da una conoscente per un presunto chiarimento e invece si è ritrovata circondata dal gruppo" ha spiegato la madre), dalla presenza di più persone riunite in danno di un minore, di aggressione per futili motivi e in condizioni di minorata difesa.
Alcuni genitori delle 'picchiatrici' in questi giorni si sono recati dalla famiglia della vittima insieme alle figlie, per scusarsi. Una ragazza ha pianto di fronte alla 14enne ancora dolorante e scioccata. Altri, come la madre di un ragazzo che ha girato il video del pestaggio, si ostinano a difendere i loro figli.