Serata di ampio respiro solidale e internazionale quella di martedì 14 maggio per il Circolo Valdostano della Stampa, che alla 'conviviale' al ristorante Intrecci di Aosta ha ospitato l'atteso ritorno del Direttore di Medici con l’Africa Cuamm, don Dante Carraro.
Personalità di spicco del mondo della Cooperazione Internazionale, don Carraro è medico e sacerdote, dal 2008 alla guida della ONG di Padova, che attualmente opera in otto paesi dell’Africa sub-sahariana: Angola, Sierra Leone, Repubblica centrafricana, Sud Sudan, Uganda, Etiopia, Tanzania e Mozambico.
Con l’occasione anche di far conoscere l’ultimo prodotto editoriale di Medici con l’Africa, il libro 'Africa Andata e Ritorno', edito da Laterza, che sta riscuotendo profondo interesse, la testimonianza di Don Dante si è soffermata su tre punti principali, veicolati da tre verbi, che sviluppano i temi più cari al Cuamm: Curare, Partire e Formare.
“Curare”, perché la missione di Medici con l’Africa è legata al prendersi cura dei malati e dei fragili, mamme e bambini in primis. “Partire”, perché occorre attivarsi e muoversi per portare l’aiuto necessario nelle zone più remote e rurali del continente, dove manca tutto, dalle strade, alla corrente, ai presidi sanitari, come in Sud Sudan: dove per un parto seguito da un’ostetrica ci sono altre 10.000 mamme che non ricevono assistenza. “Formare”, perché le competenze e le conoscenze devono svilupparsi in primis all’interno dei territori e delle regioni dell’Africa che puntano ad uno sviluppo solido e duraturo.
Un viaggio all’interno di storie, di cooperanti ed operatori sanitari africani, come Gordon, infermiere Sud Sudanese, passato dal cercare fortuna con piccoli espedienti al riuscire ad entrare, dopo diversi tentativi, nella scuola di formazione per infermieri di Rumbek: per trovarsi oggi a lavorare in un piccolissimo centro di salute al confine con il Sudan. Oppure come Kajal Chhaganlal, una delle prime studentesse di medicina, supportate dal Cuamm, presso l’università di Beira, in Mozambico, oggi diventata direttrice pedagogica dell’ateneo.
"Un’Africa che aiuta se stessa", il commento di Don Dante. Al termine dell’incontro, la promessa, da parte di un gruppo di partecipanti, di dare continuità e supporto al sostegno ai progetti del Cuamm, con l’organizzazione di eventi in Valle d’Aosta, volti a sensibilizzare e raccontare di questi Paesi fragili, ma portatori di speranza anche per il resto del mondo, di cui si parla ancora troppo poco. Alla guida di questo primo gruppo Alessandro Fusaro - psicologo e psicoterapeuta libero professionista valdostano (segue anche scuole e LILT), impegnato nel volontariato, membro del Consiglio direttivo LICD-VdA e responsabile del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva VdA) e Giovanni Donati, chirurgo toracico all'ospedale 'Parini' di Aostaa e responsabile Bioetica VdA.
Alla serata era presente anche Stefano Durando, responsabile del punto appoggio di Cuamm Piemonte..
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