Economia | 27 aprile 2024, 08:25

Stretta sugli affitti brevi, da maggio è attivo il Codice anti evasione

Stretta sugli affitti brevi, da maggio è attivo il Codice anti evasione

Sì delle Regioni all'entrata in funzione del Codice identificativo anti evasione-Cia per gli affitti brevi. "Un codice identificativo nazionale che farà emergere il sommerso di coloro che affittano appartamenti - spiega vicepremier Antonio Tajani - quindi ci sarà trasparenza e si regolarizzerà tutto il sistema; questo porterà anche più soldi nelle casse, che andranno nel fondo per ridurre la pressione fiscale a molti cittadini". 

Il Cia, Codice identificativo antievasione, non è altro che un codice alfanumerico che identifica sia le strutture ricettive destinate a una locazione di lunga durata sia gli immobili che vengono affittati per pochi giorni o settimane (locazioni brevi). Il proprietario che è in cerca di inquilini per la propria abitazione è obbligato a inserire questo codice in ciascuno degli annunci dedicati alla promozione e commercializzazione del proprio immobile.

I codici sono registrati e assegnati tramite una banca dati nazionale nella quale sono racchiuse tutte le strutture ricettive italiane, compresi i grandi intermediari del settore immobiliare come Booking, HomeAway e Airbnb. Questo nuovo strumento di controllo è inoltre condiviso tra diversi enti amministrativi: il ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, l’Agenzia delle Entrate e i Comuni. In particolare, l’Agenzia delle Entrate ha il compito di gestire i dati messi a disposizione dalla banca e sanzionare i trasgressori, i quali rischiano di pagare fino a 5000 euro di multa.

In realtà, una manovra simile per combattere l’evasione fiscale e diminuire la concorrenza sleale è stata l’istituzione del cosiddetto Cir, il Codice identificativo di riconoscimento, un  codice alfanumerico che identifica le case vacanze destinate al settore degli affitti all’interno di una specifica regione (in Valle ad oggi hanno richiesto il Cir oltre 2.700 residenti per più di 11.000 alloggi). I portali online e i proprietari che non inseriscono il Cir negli annunci pensati per pubblicizzare case, ville e appartamenti possono incorrere in multe anche molto onerose.

A differenza del Cia, che fa riferimento all’Agenzia delle Entrate, il Cir serve a informare il Comune interessato sull’attività di locazione. Inoltre, il codice permette di avviare la registrazione delle case e degli appartamenti per vacanze (Cav) destinati a soggiorni di breve e medio periodo. 

pa.ga.

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