Cronaca | 25 aprile 2024, 16:10

Omicidio a La Salle, Sohaib Teima: 'io innocente, voglio il processo in Italia'

La decisione dei togati di Grenoble è attesa per giovedì 2 maggio. Nell'udienza di oggi il sostituto procuratore Bernard Simier ha chiesto ai giudici la consegna alle autorità italiane del sospettato

L'ingresso della 'Chambre d'instruction' al tribunale di Grenoble

L'ingresso della 'Chambre d'instruction' al tribunale di Grenoble

Si saprà tra una settimana, ovvero giovedì 2 maggio, se potrà essere processato in Italia per omicidio il 21enne italiano di origini egiziane Sohaib Teima.

Sospettato dell'assassinio, a coltellate, della compagna 22enne Auriane Nathalie Laisne - il cui corpo senza vita è stato rinvenuto il 5 aprile nella chiesetta diroccata del villaggio abbandonato di Equilivaz a La Salle - Sohaib è comparso questa mattina poco dopo le 12,30 davanti ai giudici della 'Chambre d'instruction' della Corte d'appello di Grenoble, che deve pronunciarsi sul mandato d’arresto europeo emesso dall’Italia.

Conferma a Laprimalinea il procuratore della Repubblica di Grenoble, Eric Vaillant, che il giovane ha nuovamente manifestato il suo desiderio di essere estradato in Italia, ha detto, “per dimostrare la sua innocenza” e quanto al viaggio in Valle d'Aosta insieme alla vittima ha 'incolpato' la stessa Laisne di averlo convinto a violare il rispetto del controllo giudiziario (per il quale non avrebbe potuto allontanarsi dal luogo di residenza) ordinato dalla procura di Grenoble nell'ambito del procedimento per maltrattamenti (e per il quale dovrà essere processato sempre nella città sull'Isère il prossimo 3 maggio, accusato di violenze domestiche). "Mentendo, mi ha detto che aveva ritirato la denuncia - ha detto in aula il giovane - altrimenti non sarei andato con lei in Italia".

"Fragile, schiena curva, viso pallido e lineamenti tirati", così è descritto Teima dal cronista del quotidiano francese 'Le Dauphiné Libéré' presente oggi in aula.

Ad oggi, il procuratore Vaillant non ha ancora chiesto al collega italiano Luca Ceccanti, procuratore capo ad Aosta, nessun atto di indagine relativo all'omicidio Laisne. Attualmente per gli inquirenti francesi il delitto di Equilivaz è un libro bianco: a indagare sull'omicidio sono soltanto i carabinieri del Reparto operativo della Compagnia di Aosta, coordinati dal pm Manlio D'Ambrosi (e da Ceccanti). Nell'udienza di oggi il sostituto procuratore della Repubblica di Grenoble Bernard Simier ha chiesto ai giudici di confermare la validità dell'arresto e ha chiesto di consegnare Teima Sohaib alle autorità italiane.

Una retromarcia improvvisa rispetto a quanto era stato affermato la scorsa settimana dalla procura di Grenoble: "E' un 'caso' nostro, i maltrattamenti sono stati compiuti in Francia a danno di una cittadina francese da una persona residente qui, a Grenoble. L'omicidio è avvenuto in Italia ma sarebbe potuto accadere ovunque".

pa.ga.

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