Le indagini non hanno portato risultati apprezzabili e dunque la procura di Aosta ha chiesto al gip l'archiviazione del fascicolo aperto a gennaio sul sabotaggio della seggiovia di Cielo Alto a Cervinia. L'ipotesi di reato era il danneggiamento ma gli inquirenti non sono riusciti a risalire all'autore del gesto, così come l'assenza di telecamere in zona ha reso difficili gli accertamenti.
Probabilmente usando un flessibile a batteria, tra la sera del 6 e la notte del 7 gennaio qualcuno ha scheggiato il cavo d'acciaio della seggiovia biposto, che può trasportare quasi 1.200 persone l'ora. Due delle sei sezioni circolari che compongono il cavo sono state recise, forse con un flessibile, ma la fune non è stata tranciata.
Tre episodi simili si erano già verificati nel 2015 nella Valtournenche: in un caso fu presa di mira la telecabina 'sei posti' di Cervinia, poi l'impianto di Plan Maison e infine quello del Bec Carré a Valtournenche. Danni complessivi per 200 mila euro, i responsabili non sono mai stati scoperti.