Attualità | 15 aprile 2024, 19:30

Aosta, 500 firme contro il servizio di mensa scolastica; 'cambiate tutto'

Aosta, 500 firme contro il servizio di mensa scolastica; 'cambiate tutto'

"Un fallimento radicale del servizio". Tornano alla carica e lo fanno in massa i genitori degli alunni aostani che frequentano la mensa scolastica del capoluogo, con una lettera firmata da oltre 500 tra mamme e papà e indirizzata alle Amministrazioni comunale e regionale.

La missiva parla di razioni scarse di cibo e di bambini lasciati persino a digiuno perché non riescono a mangiare alcune preparazioni del menù.

La lettere intende sollevare “per l’ennesima volta nell’amministrazione comunale un’attenzione alle esigenze reali delle famiglie che non possono essere oggetto di una propagandata 'educazione alimentare' che non è il fine ultimo di un servizio essenziale quale la mensa scolastica”.

Tornando su problemi già evidenziati alla fine dello scorso anno, la lettera si concentra sulla realizzazione del menù il quale “indipendentemente da qualsiasi considerazione di ordine nutrizionale, ha un unico esito: l’allarmante e sistematico digiuno dei bambini, con il conseguente preoccupante e diseducativo spreco alimentare”. Che “i bambini non mangiano” o si cibano quasi solamente di pane e frutta, "i soli alimenti graditi ai bambini"; lo confermano “alcuni insegnanti e assistenti nonché i questionari dei genitori che hanno assistito al pasto”. I piccoli si troverebbero così a consumare pane e frutta, “i soli alimenti graditi ai bambini”.

Dunque molte famiglie ritirano i figli da scuola alle 12,15 e chi non può chiede “la dieta in bianco unico mezzo per ottenere un piatto semplice”. Il servizio è qualificato come “fallimento radicale” che invece dovrebbe “nutrire i bambini in vista delle attività didattiche del pomeriggio”.

“Siamo consapevoli - si legge - della necessità di un’educazione alimentare, ma siamo altrettanto sicuri che questa non passi attraverso lo spreco al quale i bambini assistono ogni giorno nell’impotenza degli adulti presenti”. E' quindi chiesta “una razionale revisione del menù e della sua preparazione; per molti di noi questo è l’ennesimo tentativo di fare sentire la propria voce al quale non è corrisposto nessun reale cambiamento”.

red.laprimalinea.it

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