Legge italiana severissima con i giornalisti che cercano di svolgere onestamente il proprio lavoro (vedi la 'stretta' di Forze dell'ordine e magistratura sull'attività dei cronisti) ma permissiva, arrendevole con i 'turisti' che in Italia compiono reati passibili persino di arresto? Qualche giorno fa Laprimalinea.it ha reso nota l'aggressione subìta da Marco Pellissier, 76 anni, ex campione di bob e 'storico' tassista di Breuil-Cervinia da parte di tre giovani turisti inglesi e del padre di uno di loro. L'articolo ha 'viaggiato' nel web e il Daily Mail, prestigioso tabloid britannico, lo ha ripreso riportando il link alla nostra testata e ricostruendo la vicenda che così può essere riassunta: dopo essere stato allertato da un passante che tre giovani stavano entrando nel suo furgone taxi-cab, Pellissier è accorso per scongiurare il furto; è stato poi aggredito dai giovani e infine dal padre di uno di loro, che sotto gli occhi dei carabinieri ha sferrato un violento pugno al valdostano, a pochi centimetri dall'occhio che qualche giorno prima aveva subìto un intervento chirurgico. Parlando della "brutale aggressione" il giornale inglese ha descritto la "fuga" dall'Italia e il rientro impunito in Gran Bretagna dei tre teppisti insieme al conciliante e aggressivo padre: tra le righe si legge evidente lo sconcerto per l'impossibilità, da parte dei carabinieri intervenuti, di procedere a un arresto in flagranza e per più di un reato. Il Daily Mail ricorda poi che la sorella di Pellissier, Lidia, ha fatto parte della nazionale italiana di sci ed è stata 12 volte campionessa italiana; ora gestisce uno dei negozi sportivi più prestigiosi di Breuil-Cervinia insieme all'altro fratello Tino.
Ma si è saputo solo in questi giorni che quella stessa sera, dopo essere stati denunciati a piede libero per il solo reato di lesioni personali, i quattro hanno fatto ritorno al loro albergo, il rinomato '4 stelle' White Angel. Era tardi, tutti dormivano. Allora hanno scassinato una porta, si sono introdotti in un locale bar e hanno aperto bottiglie di super alcolici, mettendosi a bere. All'arrivo dei titolari dell'albergo con i carabinieri (la stessa pattuglia di qualche ora prima?) i quattro hanno prontamente messo le mani al portafoglio per pagare i danni procurati alla struttura e le bevande ingollate. E se la sono cavata anche questa volta. Qualche ora dopo erano sull'aereo che li ha riportati in Inghilterra.