Cronaca | 30 marzo 2024, 11:22

St-Vincent, Svastiche disegnate, prof ridicolizzati con le app; salta la gita per la classe 3°B delle medie

St-Vincent, Svastiche disegnate, prof ridicolizzati con le app; salta la gita per la classe 3°B delle medie

Svastiche disegnate sulla lavagna di un'aula comune, sulle pareti e sui banchi della classe 'Terza B' della scuola media di Saint-Vincent. E poi atti vandalici e provocazioni, fotografie circolanti nei telefoni degli studenti e di alcuni docenti e genitori che ritraggono, tra l'altro, immagini modificate di professori vestiti come Hitler, o ridicolizzati con app che ne alterano le sembianze.

Quanto è bastato, e ce n'è d'avanzo, per decidere di cancellare la gita scolastica per la classe responsabile di quelle che non si possono certo definire semplici goliardate di cattivo gusto. Gli studenti sarebbero dovuti andare, come i loro coetanei della Terza A, in quel di Boves, nel cuneese, località tristemente nota perché i nazisti, il 19 settembre del 1943, vi uccisero 25 civili dopo aver bruciato 350 case.

Come riporta la pagina regionale di oggi de La Stampa, nessuno degli studenti della classe 'incriminata' si è assunto finora la responsabilità di quanto accaduto. Istituzione scolastica e Sovrintendenza hanno avviato un'istruttoria basata sulla richiesta ai ragazzi di indicare, su un foglio bianco in forma anonima, almeno l'autore della svastica disegnata sulla lavagna dell'aula comune. E' stata anche emessa una nota disciplinare collettiva, annullata dopo il colloquio avuto con tutti i ragazzi accompagnati dai genitori. Le note sono poi diventate singole, per ogni studente.

"Gli alunni della classe 3/a B - scrive la dirigente scolastica Antonella Dallou secondo quanto riportato dal giornalista Enrico Martinet - si sono resi colpevoli di atti vandalici nel corso dell'anno scolastico, pertanto la gita a Boves è stata annullata, in quanto tutti i docenti del consiglio di classe hanno revocato la propria disponibilità ad accompagnarli in un'uscita di due giorni, con una nottata fuori.    Ai genitori è stato spiegato nel corso di un consiglio di classe che non si tratta di una punizione, ma di una presa di posizione determinata dal fatto che gli studenti, reiterando atti gravi, non sono maturi e responsabili".

pa.ga.