Cronaca | 24 marzo 2024, 12:24

E' morto il generale Paolo Inzerilli, il capo di Gladio che fu consulente della Regione VdA

Una recente immagine di Paolo Inzerilli

Una recente immagine di Paolo Inzerilli

Per diversi anni vertice di Gladio, figura di spicco nel panorama dei servizi segreti italiani e valoroso ufficiale degli Alpini, nel 2004 la Regione Valle d'Aosta gli affidò l’incarico di verificare le misure di sicurezza del Palazzo regionale in piazza Deffeyes (consulenza altamente sensibile richiesta e firmata dall'allora assessore regionale alle Finanze e Programmazione Aurelio Marguerettaz).

E' morto questa mattina, domenica 24 marzo, all'età di 90 anni il generale di Corpo d’armata Paolo Inzerilli, Capo di Stato Maggiore dei Servizi Segreti Militari-Sismi dal 1989 al 1991,  Capo della struttura Gladio dal 1974 al 1986, Capo dell'Ufficio Nazionale di Sicurezza (l'ufficio che rilascia i Nulla osta sicurezza-Nos) dal 1987 al 1989. A renderlo noto, in anticipo sulle fonti statali e "con grande tristezza" la struttura militare speciale Stay Behind.

"La carriera del generali Inzerilli è stata contrassegnata da una straordinaria dedizione al servizio della Patria - si legge in una nota - e dalla sua indiscussa competenza nel campo dell'intelligence militare. Il Generale Inzerilli ha ricoperto diversi incarichi di rilievo, distinguendosi per la sua abilità e la sua integrità".

Tra i suoi ruoli più significativi, è ricordato "il periodo trascorso come ufficiale esperto del SISMI, il Servizio segreto militare italiano, dove ha contribuito in modo significativo alla sicurezza nazionale. Inoltre, è stato Presidente dell'Associazione Stay Behind dal 12 maggio 1996 al 26 aprile 1998, periodo durante il quale ha guidato l'associazione con grande saggezza e determinazione".

Il Generale Paolo Inzerilli, prosegue la nota di cordoglio dell'associazione, "sarà ricordato non solo per le sue straordinarie capacità professionali, ma anche per la sua umanità e il suo impegno costante a difesa dei valori fondamentali della democrazia e della sicurezza nazionale. La sua scomparsa rappresenta una perdita irreparabile per l'Italia nel suo complesso. Il suo esempio e il suo spirito guideranno per sempre coloro che continuano a lavorare per la sicurezza e il bene del nostro Paese (...) Il suo spirito e la sua eredità continueranno a ispirare e a guidare le future generazioni di servitori della Patria". 

pa.ga.

Ti potrebbero interessare anche: