Stefano Corgnier, 44 anni, barista di Aosta, è stato condannato oggi dal giudice monocratico Marco Tornatore a due anni di carcere e 14 mila euro di risarcimento alla parte lesa. Era accusato di atti persecutori (legge sullo stalking).
Per gli inquirenti della procura aostana (pm Manlio D'Ambrosi), la pesante condanna per tentato omicidio a danni del 'rivale' in amore (nove anni e due mesi di carcere) comminatagli nel dicembre 2022 e per la quale, a piede libero, era in attesa di processo di Appello (ma sul secondo grado di giudizio dovrà decidere la Cassazione a causa della riforma Cartabia per la quale risulta inammissibile l'attuale ricorso in Appello) non era bastata a farlo ragionare. Anzi secondo gli inquirenti Stefano Corgnier ha continuato a perseguitare la ragazza (conosciuta nel 2021) che aveva già smesso di frequentarlo e per questo motivo era tornato in carcere nell'agosto scorso e poi è finito a processo con giudizio immediato. Secondo l'accusa, il barista dopo la condanna non ha mai smesso di inviare alla giovane lettere e messaggi alla arrivando anche a pedinarla.
Corgnier era stato condannato 15 mesi fa per per aver accoltellato - per gelosia sentimentale verso la ragazza 'contesa' da entrambi - un suo conoscente e cliente 26enne la notte tra il 30 e il 31 marzo 2022 all'interno del bar Crazy Fox in via Torre del Lebbroso ad Aosta, di cui era titolare.
Nel procedimento per stalking hanno deposto i testimoni dell'accusa, ovvero i genitori della giovane, che hanno testimoniato circa lo stato di ansia non soltanto di lei ma di tutta la famiglia, dopo che l'imputato aveva ripreso a inviare messaggi in cui accusava la ragazza di aver mentito sul reale svolgimento della lite tra lui e il rivale, sostenendo di essere innocente e che anzi lei "difende un assassino".