Sanità | 01 marzo 2024, 11:10

Operatori Pronto soccorso, 'basta bugie e odio social contro di noi'

Operatori Pronto soccorso, 'basta bugie e odio social contro di noi'

"Aggressioni verbali degli 'haters' sui social media" e  "disinformazione diffusa su ciò che realmente accade nel Pronto soccorso". Non ne possono più gli operatori del Pronto soccorso dell'ospedale 'Parini' di Aosta (dalle oss ai medici, nessuno escluso) che danno sfogo alla loro frustrazione in una lettera aperta rivolta a "tutti, cittadini, professionisti dell'informazione, esponenti pubblici e politici".   

"Purtroppo - scrivono gli operatori sanitari - negli ultimi tempi, siamo stati oggetto di una serie di aggressioni verbali sui social media (tutte documentate). Si tratta di comportamenti inaccettabili sia da parte di chi esplicitamente denigra e insulta, sia da parte di chi, non moderando la discussione e, anzi, in qualche modo istigando all'odio, contribuisce ad alimentare disinformazione e restituisce una immagine assolutamente distorta della realtà".

In questo senso "la diffusione di notizie non veritiere ha un impatto significativo sulla percezione pubblica del lavoro di tutti noi operatori sanitari e sul nostro morale, alimenta un clima di ostilità e interferisce con il nostro impegno quotidiano e con l'intero sistema dell'assistenza sanitaria".   

Quindi, "in un momento in cui il Servizio sanitario pubblico è in forte difficoltà in tutto il Paese, minarne attraverso azioni mirate e dolose la credibilità ci sembra sconsiderato e irresponsabile perché distrugge il rapporto di fiducia tra gli utenti/pazienti e gli operatori che se ne prendono cura e arreca un danno gravissimo che ricade su entrambi".    

Prosegue la lettera: "Invitiamo tutti: cittadini, professionisti dell’informazione, esponenti pubblici e politici, a segnalare eventuali situazioni critiche in maniera utile e costruttiva, evitando strumentalizzazioni inutili e dannose al processo di continuo miglioramento dei servizi, sul piano del dialogo e del confronto ai quali siamo sempre disponibili". 

"Il fatto  che il nostro ospedale e il nostro Pronto soccorso si trovino oggettivamente in una situazione migliore rispetto alla realtà degli ospedali italiani e in particolare dei Pronto soccorso del nostro Paese, che sono attualmente in una situazione di grande difficoltà, non ci permette di venire meno al dovere di continuo miglioramento del servizio e delle cure verso i nostri pazienti, siano essi concittadini o turisti che scelgono la nostra Regione. Lavoriamo incessantemente per garantire la massima qualità nelle cure che forniamo, e il nostro impegno è sempre rivolto prima di tutto al benessere dei pazienti".   

Infatti "in questi mesi, seppure con difficoltà, abbiamo migliorato la gestione dei pazienti in cosiddetto 'boarding', cioè in attesa di posto letto in reparto dedicato, potenziando il personale medico, infermieristico e oss specificamente dedicato a tali pazienti. Va sottolineato che, a differenza di tutti gli altri Ps, presso la nostra struttura abbiamo provveduto a recuperare, seppur limitatamente, dei letti (e non barelle) per i pazienti più fragili costretti a maggiore permanenza in Ps, fornendo loro anche assistenza di base come l’igiene e il pasto".

red.laprimalinea.it

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