Cultura | 21 febbraio 2024, 14:05

Neuroni e Allattamento-Parte III

"E se invece di tutti questi stimoli il serbatoio venisse riempito con delle immagini di accudimento e di allattamento, questo faciliterebbe il riattivarsi di una delle competenze più importanti per tutti i mammiferi, alimentare i nostri bambini allattandoli?"

Neuroni e Allattamento-Parte III

E se invece di tutti questi stimoli il serbatoio venisse riempito con delle immagini di accudimento e di allattamento, questo faciliterebbe il riattivarsi di una delle competenze più importanti per tutti i mammiferi, alimentare i nostri bambini allattandoli?

Facendo nostre la tesi di Matilde Cavaciocchi, la teoria dei neuroni specchio e riportando l’attenzione su quanto sia importante dare degli stimoli sull’allattamento abbiamo provato ad ipotizzare che: più i bambini hanno familiarità con l’allattamento, vedono mamme che allattano e hanno modo di giocare con giochi e leggere libri che riportano immagini di allattamento (esperienze motorie), più a queste sperimentazioni potranno essere legate le esperienze future. 

Questo è tanto più vero quando il bambino è più grande e riconosce il senso dell’azione attraverso un rispecchiamento che si produce al suo interno e che si realizza nella misura in cui, ciò che viene osservato è in parte riconosciuto. 

L'imitazione è intesa in una duplice accezione: sia come la possibilità di replicare un atto osservato che già appartenga al nostro patrimonio motorio, sia come la capacità di apprendere per osservazione un nuovo pattern d’azione. 

L’imitazione è data dunque da un rivivere all'interno di noi stessi di ciò che stiamo osservando e questo può avvenire se c'è un “patrimonio di esperienze” condiviso, almeno in parte: non si insegna mai qualcosa di completamente nuovo. 

Perché avvenga un vero apprendimento, che sta alla base della vera imitazione, il soggetto deve selezionare e ricombinare gli elementi motori riuscendo a costruire un’azione che sia congruente al modello presentato.

Questo è importante sia nella bambina che nel bambino, futuro sostenitore e supporter della madre dei suoi figli e protettore della salute; tenendo sempre a mente, in una riflessione prospettica, che se il papà viene coinvolto nell’allattamento, rappresenta il sostegno principale per la mamma. 

Non solo, la complicità e la condivisione delle scelte che ne deriva, aumentano l’autostima reciproca e le competenze individuali ma anche a livello di coppia e principalmente circa il ruolo genitoriale.

Autostima e complicità che sono alla base della competenza, soprattutto della donna, di sostenere le proprie scelte circa l’allattamento, di fronte alla rete familiare e sociale non sempre supportiva. (21)

L’attaccamento è, invero, influenzato dalla relazione soddisfacente della madre con il padre del bambino, dal sostegno e l’empatia dimostrati dai familiari e, da non sottovalutare, dal sostegno sociale e sanitario.

9 Giometto Elisa, Richard (3 anni) & Raul (3 mesi)

Quali possono essere le esperienze motorie che possono contribuire a questo cambiamento? 

9 Scultura in pietra, titolo "Water Mother di Kai Nielsen, giardino d’inverno, museo Glyptoteket di Copenhagen; Puxeddu Consuelo & Giada; fotografa Cecchetto Giulia;

Oltre a vedere sempre più mamme allattare in pubblico i loro bambini, neonati e bimbi più grandicelli, altri stimoli motori possono essere dati da raffigurazioni quali statue, dipinti, giochi, libri, immagini alla televisione, mostre fotografiche, campagne di sensibilizzazione.

Tutte queste informazioni faranno parte del patrimonio di esperienze di ognuno di noi, sia dei grandi, che dei più piccoli. 

Purtroppo vi sono ancora pochi stimoli di questo genere, ma, fortunatamente, sempre più frequentemente vengono promosse immagini che ripropongono una mamma e il suo bimbo nell’atto dell’allattamento.

Come riportato nella Dichiarazione congiunta OMS/UNICEF: L’allattamento: protezione, incoraggiamento e sostegno. L’importanza del ruolo dei servizi per la maternità (6), l’atteggiamento e il comportamento della donna nei confronti dell’allattamento sono fortemente influenzati dall’esperienza e dall’educazione ricevuta fin dalla prima infanzia.

La valenza positiva che tale gesto naturale può assumere è fortemente correlato con la possibilità delle ragazze  e bambine di avere modelli, familiari e sociali, che rendono l’allattamento un qualcosa di quotidiano e spontaneo. Purtroppo questa incalzante “cultura del biberon” veicola messaggi opposti e in totale contrasto con quello che è l’accudimento tramite l’allattamento, tanto che troppo spesso le donne la considerano una pratica antiquata e non necessaria, ignorando totalmente i benefici che ne derivano per loro e per i loro bambini. 

Diffondere una cultura dell’allattamento, a livello di promozione di quotidiana esperienza e sviluppo di iniziative che promuovono un’educazione formale, diventa quindi un imperativo per una società che ha a cuore il benessere delle generazioni future. 

Il TAS (Tavolo Tecnico Operativo Interdisciplinare sulla Promozione dell’Allattamento al Seno del Ministero della Salute) ha invitato gli operatori sanitari a lavorare mossi dalla consapevolezza di essere per le donne dei catalizzatori di informazioni che hanno il potere di influenzare, profondamente, le loro scelte in ambito di accudimento e alimentazione dell’infante. (22)

Come sappiamo l’allattamento va promosso e sostenuto e gli operatori devono sottolinearne i benefici alle famiglie. Tutto questo sembra un paradosso se pensiamo che è un comportamento naturale, frutto dell’emergere delle competenze intrinseche ad ogni donna, che possono avere avvio spontaneamente se la diade madre-bambino viene messa nelle condizioni di iniziare il rapporto il prima possibile grazie a pratiche come il "pelle a pelle" subito dopo la nascita.

I dati relativi all’allattamento in Italia ci riportano, purtroppo, al bisogno di un’educazione sanitaria mirata alla facilitazione e alla trasmissione di informazioni circa questo metodo di accudimento. 

Proprio l’isolamento nella fase della vita riproduttiva impedisce alla donna quello che è un apprendimento spontaneo, che trova le sue radici e si “nutre” dell’esperienza visiva e condivisa con altre donne che allattano e, di conseguenza, dall’introiezione continua e in buona parte inconsapevole degli schemi motori collegati alla gestualità che è propria dell’allattamento. 

Solo lavorando in questa direzione, partendo dall' esperienza delle altre donne, in una cultura pro allattamento, con sempre più operatori formati e informati, con stimoli positivi dalla prima infanzia si potrà arrivare ad una cultura che abbracci questo atto come naturale e non sostituibile, trasmettendo il messaggio che allattare costituisce il proseguimento del rapporto fisico iniziato durante la gravidanza tra la mamma e il proprio cucciolo, in qualsiasi specie.

L’allattamento al seno offre una meravigliosa opportunità affinché madre e figlio imparino a conoscersi fin dalle prime ore di vita, diceva Arturo Giustardi. 

Anche solo leggere e guardare un libro dove vi siano, per esempio, immagini di allattamento, regalerà ai bambini la possibilità di interiorizzare questa pratica, attivando l’area premotoria e arricchendo il proprio serbatoio di atti motori.

Queste competenze potranno essere utilizzate in età adulta quando le richieste di vicinanza e accudimento, intrinseci all’allattamento, si attiveranno legandosi in maniera automatica ed inconscia a quelli appresi durante l’infanzia (che costituiscono il vocabolario motorio).

13 Gregori Francesca, André & Gael

L’Oms e l’Unicef sostengono che, come raccomandazione sanitaria generale, per avere le migliori possibilità di crescere e svilupparsi in maniera regolare, nei primi sei mesi di vita i neonati dovrebbero essere nutriti esclusivamente con latte materno. In seguito, per soddisfare il crescente fabbisogno nutrizionale, la dieta andrebbe integrata con cibi complementari idonei e sicuri, proseguendo l’allattamento fino all’età di due anni o oltre, finché mamma e bambino lo desiderano.(23)

Tranne che in presenza di alcune patologie, l’allattamento esclusivo è sempre possibile, e l’allattamento senza restrizioni stimola la produzione di latte in misura più che sufficiente. 

“L’allattamento è l’espressione di un sofisticato meccanismo evolutivo che ha combinato il bisogno di imprinting neurobiologico, microbico, psicologico, affettivo/emozionale e nutritivo del neonato nella pratica dell’allattamento dell’accudimento e della relazione.” (11)

Il Ministero della Salute definisce l’allattamento al seno “norma naturale di nutrizione ed interazione fra madre e bambino all’interno della famiglia”.

Se i benefici dell’allattamento sono oramai conosciuti dai più e avvalorati dai dati delle ricerche scientifiche, com’è che sia diventato necessario ricordare tutti i risvolti positivi, a livello di salute e relazione sia per la mamma che per il bambino?

Veramente pensiamo che la natura non abbia fatto in modo che i nostri cuccioli vengano nutriti a dovere e cresciuti sani e forti? 

Noi pensiamo che si debba lavorare in sinergia da più direzioni per far cambiare la cultura, ma soprattutto pensiamo, ricollegandoci a quello che finora abbiamo scritto, che sia importante avere degli stimoli motori nella vita quotidiana, sin dalla prima infanzia, che diventino  basi motorie da cui attingere in età adulta, permettendo alle generazioni future di non aver dubbi su un atto così naturale e sano.

Valentina Di Cianni con il piccolo Thomas Alexander e  Sophia

 

A cura di Consuelo Puxeddu e Nicole Decurti

Chi siamo

Nata e cresciuta a Cagliari nel 1976,  ho frequentato la scuola per Ostetricia all'Università di Cagliari terminata dopo 5 anni, nel 2000. Mi sono trasferita  ad Aosta nello stesso anno e ho iniziato a lavorare come infermiera c/o l ospedale U. Parini fino al 2002, anno in cui, vincitrice del concorso pubblico, ho iniziato la professione di ostetrica all'ospedale Regionale Beauregard . Mi sono inoltre diplomata alla Scuola Elementale di Arte Ostetrica nel 2006.Nel 2019, lasciai l ospedale regionale Beauregard per spostarmi sul territorio a seguito del bando di concorso,che vinsi. Attualmente quindi sono ostetrica consultoriale nel distrettto due. Nel 2020 ho conseguito il diploma di "Educatore Sessuale" presso AISPA a Milano. Sono inoltre referente dell'Ospedale Amico Unicef/Oms per il rispetto del Codice Internazionale dei Sostituti del Latte Materno. Sostengo e informo le mamme ogni giorno sul rispetto del Codice Internazionale e sull'Allattamento essendo anche Presidente dell'Associazione Pronto Mamy da diversi anni. Invito  tutte le mamme che lo desiderano a scrivermi e a contattarmi anche tramite il social Fb "allattamento maternoProntoMamy" . Sono autrice di due libri per bambini. "Lina, storia di una goccia di Latte" e "Il canto della Balena Azzurra'.Infine sono autrice di  alcuni articoli pubblicati sulla rivista 'D&D' e 'Il Codice Violato'e collaboro con varie associazioni come volontaria e socia come il 'MAMI' movimento allattamento materno italiano, IBFAN ITALIA'   e 'CiaoLapo'.

Consuelo Puxeddu- ostetrica ,a sn nella foto in basso 

Psicologa clinica, perfezionata in psicologia clinica perinatale sono consulente alla pari per l'allattamento al seno.Seguo percorsi individuali e di coppia di sostegno psicologico, supporto alla genitorialità, crescita personale e di sostegno al lutto perinatale per genitori e operatori sociosanitari.Sono autrice dell'albo illustrato ' Profumo di Neve'.

Nicole Decurti, psicologa a dx nella foto in basso

 

Per consultare la parte I e II dell'articolo cliccate sulla nostra rubrica Il Bastone di Asclepio a dx della home page o in basso nel box interessato.

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Bibliografia

6. OMS/UNICEF: L’allattamento al seno: protezione, incoraggiamento e sostegno. L’importanza del ruolo dei servizi per la maternità (1989), Ginevra

11. Dal video intervento dell’Ostetrica Angela Giusti SAM 2016,Ibclc,Esperta in Salute Pubblica e Ricercatrice all’Istituto Superiore della Sanità:Allattare in pubblico un gesto di normalità, https://allattamentoedintorni.wordpress.com/2016/10/10/allattamento-pubblico-un-gesto-di-normalità-angela-giusti/12. http://blog.bimbonaturale.org/filastrocche-e-ninne-nanne-la-loro-funzione/ 

21. DE LUCA, A. (2015), La consulenza in allattamento. Promozione, sostegno e protezione dell’allattamento al seno. ANPEP

22. Allattamento al seno e uso del lattematerno/umano, Poistion Statement 2015 di Società Italiana di Pediatria (SIP), Società Italiana di Neonatologia (SIN), Società dell Cure Primarie Pediatriche (SICuPP), Società di Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione Pediatrica(SIGENP) e Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP)

23. Organizzazione Mondiale della Sanità & UNICEF (2003, May). La strategia globale Per l'alimentazione dei neonati e dei bambini. Ginevra: Organizzazione Mondiale della Sanità. Consultato 11 settembre 2011, http://www.unicef.it/doc/2595/strategiaglobale-per-lalimentazione-dei-neonati-e-dei-bambini.htm

 

C.Puxeddu-N.Decurti-red.laprimalinea.it

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