Il sacerdote valdostano don Isidoro Mercuri Giovinazzo ha recentemente condiviso esperienze e intuizioni pastorali, maturate nel suo servizio diocesano e nazionale, con Sua Eminenza il Cardinale Matteo Maria Zuppi, sempre attento alle urgenze sociali del nostro tempo. Il Cardinale Zuppi mercoledì 31 gennaio ha ricevuto in udienza alcuni esponenti del mondo sociosanitario cattolico italiano, che hanno illustrato, ciascuno per il proprio settore di competenza, il lavoro svolto negli ultimi anni e i progetti che si vorrebbero realizzare nel prossimo futuro. Nell'occasione, Don Mercuri Giovinazzo ha consegnato al Cardinale programmi e riviste dell’Associazione Italiana di Pastorale Sanitaria-AIPaS di cui è presidente nazionale. "In essi - spiega il sacerdote - si possono trovare modelli virtuosi di pastorale e cura, bene esposti da specialisti del settore sociosanitario. Un tema particolarmente attuale riguarda la novità dell’applicazione dell’intelligenza artificiale in ambito sanitario, con l’impiego della telemedicina. Questa realtà digitale sta aprendo il pensiero e la prassi a nuovi orizzonti estremamente positivi, tuttavia essa presenta pericoli da contenere e derive da scongiurare".
Anche la dottoressa Marina Casini, presidente nazionale del Movimento Per la Vita, "non cessa di ricordare quanto sia importante difendere la dignità della persona umana, di ogni nascituro, di ciascuno di noi", ricorda Don Mercuri Giovinazzo.
Il professor Aldo Bova, medico ortopedico, presidente del Forum Sociosanitario Nazionale e il dottor Antonio Falcone, medico cardiologo, presidente del Gruppo nazionale dei Cristiani in Cammino, hanno sottolineato il loro impegno socioculturale nel promuovere, nella scienza medica, una maggiore umanizzazione, lottando contro il problema di una salute diseguale e la difficoltà per certe categorie bisognose di accedere alle cure.
Il Cardinale ha ringraziato ciascuno per l’impegno, apprezzando con soddisfazione lo sforzo di agire in sinodalità con medesimi intenti.
"Ci avviciniamo rapidamente - sottolinea Don Isidoro Mercuri Giovinazzo - alla Giornata Mondiale del Malato 2024, presentata nel messaggio annuale del Papa con il versetto biblico del libro della Genesi 2,18: 'Non è bene che l’uomo sia solo'. Questo passo della Sacra Scrittura ci ricorda che la fragilità può essere accompagnata e sostenuta attraverso autentiche relazioni interpersonali positive, che generano relazioni di aiuto efficaci ed incisive. Per riuscire a progredire, infatti, e non cadere in un immobilismo infruttuoso, serve l’impegno congiunto di tutte le forze riunite intorno al debole, al sofferente, all’indigente e a chiunque se ne prenda cura".
E ancora: "Attraverso itinerari di formazione e azione pastorale, costituendoci in unità, abbiamo generato una rete di forza, con l’obiettivo di tutelare la dignità di ogni individuo e promuoverne la salute, nel tentativo di colmare quei vuoti che fanno precipitare chi è più debole in un baratro di sconforto. Sono molte le persone che lamentano di non essere ascoltate e si sentono abbandonate. Pertanto, attenti alle indicazioni del Santo Padre Francesco, ci adoperiamo per sensibilizzare ciascuno sulle istanze del settore che paiono, a nostro giudizio, più urgenti".
Bisogna evitare, conclude il sacerdote valdostano, "di lasciare spazio a quell’individualismo serpeggiante e deleterio che divide ed annienta ogni sinergia, cagionando debolezza e scarsa prossimità. Insieme possiamo aiutare chi è debole a risollevarsi".