Cultura | 02 febbraio 2024, 07:00

Settimana Enigmistica, alcune curiosità a 92 anni dal primo numero

Photo Credit: RTR99

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Chi non si è mai cimentato in un rebus o in uno schema di parole crociate della Settimana Enigmistica?

E' forse il periodico italiano più conosciuto nel nostro paese perché vanta oltre 4.500 numeri e viene pubblicato costantemente da oltre 90 anni a eccezione di due pubblicazioni, il numero 607 nel 1943 e il numero 694 nel 1945, durante il periodo bellico.

Giorgio Sisini, ingegnere di origini sarde ed enigmista, fondò la rivista a Milano il 23 gennaio 1932 con un primo numero composto da 16 pagine. In copertina l’attrice messicana Lupe Vélez: il disegno del volto della donna compariva sullo sfondo del cruciverba in prima pagina.

Il costo della rivista era di appena 50 centesimi di lire.

Pietro Bartezzaghi, morto nel 1989, assieme ad altri enigmisti ha contribuito ad arricchire in quei tempi  la cultura del lettore. La complessità dei cruciverba a schema libero che creava, ospitati solitamente alla pagina 41, vennero presto rinominati tra gli appassionati “Il Bartezzaghi”. Si deve a lui la modernizzazione del cruciverba per come lo conosciamo oggi; inserì infatti nuovi elementi come i riferimenti all’attualità, alla politica, ma anche neologismi e parole straniere.

Oggi la veste tipografica della rivista prevede 48 pagine. L’ultimo restyling che ha subito risale a quasi 29 anni fa, quando nel 1995 fu introdotto il colore per alcuni giochi. I colori attuali della testata sono blu, verde e rosso, quest'ultimo nei numeri multipli di tre, e si susseguono nell'ordine indicato.I caratteri tipografici attualmente usati sono il Frutiger e il Times New Roman.

In copertina da sempre viene ospitato un cruciverba che mostra l’immagine di un personaggio appartenente al mondo dello spettacolo, della musica, del cinema, dello sport o del teatro: di sesso maschile sui numeri pari  e di sesso femminile nei numeri dispari. 

Legata all’alternanza tra numeri pari e dispari è anche la pubblicazione della frase di presentazione, che può essere «La rivista che vanta innumerevoli tentativi d'imitazione!» oppure «La rivista di enigmistica prima per fondazione e per diffusione».

 

 

 

 

Le foto dei volti in copertina  hanno  una collocazione ben precisa all’interno dei cruciverba che segue una rotazione in senso orario: si parte dall’angolo in alto a sinistra e si prosegue, nelle uscite successive, con lo spostamento in alto a destra, poi in basso a destra e infine in basso a sinistra… e si ricomincia. 

Oggi con i suoi rebus, cruciverba, giochi a quiz e le rubriche ormai considerate storiche, la Settimana enigmistica è riconosciuta senza dubbio come la pubblicazione dedicata all’enigmistica più famosa d’Italia, un vero e proprio pezzo di storia del nostro Paese.

red.laprimalinea.it