Scientia | 23 dicembre 2023, 09:00

'Cosa farò da grande?'

'Chi ne è consapevole dovrebbe rammentarlo a coloro che, purtroppo, lo hanno dimenticato perché, come ci ricordano le imminenti festività, è importante farsi amore e speranza'

PhotoCredits:iolavoroincorso.it

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“Cosa farò da grande?” ci chiedevamo da bambini. La domanda era per noi piuttosto semplice come la risposta d’altronde, infatti non eravamo coscienti della complessità che si celava oltre quel punto interrogativo. Le parole che lo seguivano erano sempre strabilianti, dal suono caldo e familiare, benché totalmente estranee alla realtà che apparentemente contenevano. Di certo sapevano offrire molto al mondo, perché nella grande oscurità che tutto spegne la bellezza del sogno può brillare incontrastata e sa donare speranza a chi ne è oramai privo. Sapevamo quel tutto che agli altri pareva nulla. Proprio a quegli altri che invece conoscevano poco e credevano di saperne abbastanza. E noi, purtroppo, volevamo assomigliare a loro, volevamo crescere e diventare al più presto ciò che pensavamo di non poter essere, perché ancora troppo piccoli, perché ancora custodi di quel “niente” che nessuno sapeva fosse “tanto”.

Eravamo totalmente immersi in quell’istante che non scorreva invano e silenziosamente segnava ogni nostro mutamento, eppure non sapevamo riconoscere misure e grandezze. Tutto era illimitato, niente aveva confini e di quel fluire ininterrotto non avevamo spiegazioni, non riuscivamo nemmeno a incontrare quel tempo per meglio sentirlo, per rappresentarlo adeguatamente. La nostra percezione ancora non trovava rifugio in una solida memoria, ma avevamo già una chiara visione, quasi volessimo vestire di concretezza un domani che era lì ad attenderci, quasi avessimo lo smisurato desiderio di scoprirne le fattezze, per perderci e ritrovarci. Avevamo tanta fretta di diventare grandi, forse anche troppa, ma non ce ne rendevamo conto. Però, a un tratto, quei lunghi anni sono diventati mesi, poi settimane, poi giorni, poi ore, poi secondi e improvvisamente è arrivato il tempo delle scelte, a volte dolorose, spesso insensate e di tanto in tanto brillanti.

Il dottor Diego Tomassone nel corso degli anni si è sicuramente distinto per volontà e tenacia e, nonostante i tanti ostacoli incontrati, è riuscito a realizzare il sogno che aveva da bambino, diventando chi voleva essere, dando forma a ciò che era indefinito. La grande sete di conoscenza lo ha indotto a spingersi sempre più lontano e a creare le fondamenta per edificare una realtà solida e virtuosa, la “Holos Medica clinica e ricerca”. Nell’ultimo periodo questa in collaborazione con il laboratorio erboristico “Sygnum”, oltre agli integratori già citati nei precedenti articoli come il Pyrros e il Dysbio-Zyme, ha immesso sul mercato l’acqua alcalina Poseidon e nuovi eccellenti prodotti. La prima, con pH 9,5 e ottenuta attraverso il procedimento di elettrolisi da piastre di titanio medicale puro rivestite in platino, nasce dalla volontà di offrire a chiunque, senza alcuna controindicazione, la possibilità di beneficiare di proprietà alcalinizzanti, antiossidanti, disintossicanti e idratanti. Risulta molto più leggera, delicata e dissetante rispetto all’acqua che fuoriesce dai rubinetti di casa e favorisce la creazione di un ambiente alcalino/basico all’interno dell’organismo, evitando che esso stesso si trasformi in quell’ambiente acido che sembra essere la causa dell’aumento di alcune malattie, acute e croniche, fastidi e disturbi oramai tanto diffusi. Essa non solo potenzia l’azione dei rimedi omeopatici eventualmente assunti da un soggetto ma, essendo ricca di ioni carichi negativamente, riesce anche a contrastare il processo di invecchiamento dell’epidermide e può impedire l’insorgenza dell’osteoporosi, cosa che si rivela essenziale soprattutto per le donne che risultano maggiormente suscettibili a tale malattia. Il suo consumo è altresì particolarmente indicato in caso di gravidanza, poiché in tale periodo il corpo della madre si trova nella condizione di dover garantire al feto il giusto apporto di  minerali alcalini. H2ydrO può essere considerato “figlio” di quest’acqua molto particolare ed è un anti-ossidante molto potente con potenziale di ossido-riduzione (ORP) fortemente negativo. È indicato a tutti ma, per il suo elevato contenuto in ioni H+ che favorisce sia l’ossigenazione che l’idratazione dei tessuti, è particolarmente adatto agli sportivi, ai fumatori, agli abitanti di grandi città ad alto inquinamento ambientale e a quei soggetti affetti da problemi respiratori, epato-gastrici e infiammatori acuti o cronici. Vi è poi il Kyron bimbi +++ che rappresenta l’evoluzione invernale del Kyron bimbi. In esso è stata raddoppiata la dose di Rosa canina e, oltre all’alga Klamath e alle gemme di Betulla verrucosa e Abete bianco, sono state aggiunte ulteriori tre gemme: Noce, Olivello spinoso e Ontano nero. Questo consente al nuovo prodotto di mantenere intatta la capacità armonizzante della crescita, esplicando però un’azione più potente sul sistema immunitario, sul microbiota intestinale, orale e cutaneo, sul sistema respiratorio, Orl e sulla funzione visiva. Anche il Kyron destinato agli adulti trova una sua versione potenziata per una copertura invernale massima nel Kyron +++, grazie all’aggiunta di quercetina, esperidina, artemisia, astragalo, vitamina C, zinco, cromo e selenio. Un’ulteriore innovazione è costituita dallo sciroppo denominato Hyalos, un prodotto dalle notevoli proprietà balsamiche, espettoranti e fluidificanti. Esso unisce le meravigliose proprietà delle piante officinali che contiene alle proprietà dell’acido ialuronico, una sostanza naturalmente prodotta dal nostro organismo con lo scopo di idratare e tutelare i tessuti. Grazie alla sua azione, infatti, si forma uno strato che protegge la mucosa infiammata, fungendo da barriera fisica difensiva nei confronti dell’attacco batterico. Infine vi è NAC (600mg), precursore del Glutatione e potente “antidoto” in caso di intossicazione da paracetamolo, che racchiude una serie di componenti (altea, vitamina C e zinco) che, agendo in sinergia, contribuiscono ad alleviare e a trovare risoluzione a tutti quegli stati infiammatori e alle problematiche respiratorie che si verificano nella stagione invernale. Tanto è ciò che è stato fatto e nuove entusiasmanti sfide attendono quel bambino, diventato oramai uomo, che ha saputo ritrovare il quesito che si poneva riguardo al domani per trasformare la sua vecchia risposta in una bellissima certezza.

Purtroppo al mondo ci sono troppi adulti che, invece, sono ancora lì a porsi quella domanda e, schiacciati da enormi fardelli, rispondono: “Non so cosa farò da grande”. Il vuoto che abita questa affermazione è un’assenza che diventa pesante presenza e necessita di una presa di posizione, di un cambio di direzione. Si può sempre ricominciare, anche quando non c’è più una soluzione, la memoria è eccessivamente invadente, la visione è offuscata e tutto quello che è intorno si sgretola inesorabilmente. Chi ne è consapevole dovrebbe rammentarlo a coloro che, purtroppo, lo hanno dimenticato perché, come ci ricordano le imminenti festività, è importante farsi amore e speranza.

Auguriamo a tutti di trascorrere un sereno Natale e speriamo che l’anno che verrà abbia un cielo ricco di sogni che finalmente hanno trovato il coraggio di uscire da un vecchio e impolverato cassetto per spiccare il volo. Perché, anche se stanchi e delusi, possiamo ancora abbandonare quel poco che erroneamente ci sembra abbastanza per ritrovare quel tutto che mai è stato nulla. Non soli, ma insieme a chi per noi sa diventare e per cui noi sappiamo essere dono.

“Prendi un sorriso” 

Prendi un sorriso
regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.

Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.

Prendi la speranza
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà
e donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore
e fallo conoscere al mondo.

Mahatma Gandhi 

A cura di Valentina Adiutori

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CHI E' VALENTINA ADIUTORI

Valentina Adiutori nasce ad Anagni (FR) il 13/05/1989. All'età di sette anni si avvicina agli spartiti musicali e la bellezza disarmante delle note la trasporta in un mondo di soli suoni e colori. Quello strano universo, che dona concretezza all'astrattezza e mette ordine nel disordine, la affascina incredibilmente e diventa inchiostro versato su candidi fogli, fino a poco prima privi di qualsiasi sfumatura. Le emozioni si trasformano in fiumi prorompenti di parole che riescono a creare immagini entusiasmanti e divengono rime, strofe, canzoni, poesie. Passano gli anni e quella bambina, con le sue mille fantasticherie scritte ovunque, lascia spazio a una ragazza che si avvicina sempre più alla letteratura e alla filosofia, materie che appagano oltremodo la sua sete di conoscenza e la rendono estremamente attenta, curiosa e introspettiva. È allora che acquista la consapevolezza della grandezza dei sogni che stringe tra le mani e cerca di renderli una solida realtà, perciò partecipa a vari concorsi letterari nazionali e internazionali, ottenendo importanti riconoscimenti. Nel medesimo periodo inizia a studiare armonia e composizione e al contempo scrive documentari per un'emittente televisiva locale. Nel 2006 pubblica il romanzo 'Alla ricerca di un sogno da vivere' (Montedit) e nel 2007 vede la luce 'NON c'era una volta' (Il Filo). L'anno successivo consegue il diploma di Liceo Scientifico e, dopo essersi trasferita in un paesino in provincia di Trento, si laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Verona. Nel 2023 consegue il master in Marketing Management nell'Università degli Studi Niccolò Cusano.

CHI E' DIEGO TOMASSONE

Medico chirurgo piemontese, esercita la libera professione occupandosi prevalentemente di immunologia, pediatria e medicina predittiva, avendo conseguito diversi master post laurea e un dottorato di ricerca in malattie infettive, microbiologia e sanità pubblica. Esperto di medicine non convenzionali (iscritto nel Registro dell’OdM di Torino per la disciplina Omeopatia), oltre alla laurea in medicina e chirurgia, ha conseguito la laurea triennale in scienze matematiche, e le lauree magistrali in fisica e chimica. Revisore scientifico della linea editoriale di 'Nature', la più importante rivista scientifica al mondo; editorial board (membro di redazione) di riviste di medicina e fisica; ricercatore affiliato 'Foundation of Physics Research Center' affianca il lavoro di medico a quello di fisico; attualmente dottorando di ricerca in fisica teorica, si occupa prevalentemente di fisica quantistica e biofisica.

https://www.holosmedica.com/ 

https://medicinaoh.blogspot.com/p/blog-page.html 

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Valentina Adiutori