Sicuramente chi ieri, al tramonto, si trovava in alta quota (e saranno ben pochi viste le intense precipitazioni di pioggia e neve), avrà potuto godersi uno spettacolo di eccezionale portata e rarità, ma anche nei fondo valle e in pianura l'evento è stato osservato e fotografato.
E proprio per la rarità del caso non tutti, nell'immediato, hanno capito di trovarsi di fronte all'aurora boreale, che soprattutto tra le 18 e le 19 di domenica 5 novembre ha tinto il cielo di rosso e di viola sulle Alpi e in molte altre zone 'alte' del Norditalia (in forma assai minore il fenomeno si era già verificato il 25 settembre scorso in Lombardia e Alto Adige).
L'aurora polare - visibile quasi sempre solo in Scandinavia e in Islanda - che nell'emisfero settentrionale della Terra si chiama aurora boreale, è un fenomeno ottico che consente di ammirare nell'atmosfera gli 'archi aurorali' che si muovono nel cielo e sono di colore rosso, verde, azzurro e viola, causati dall'incontro fra particelle portate dai venti solari e l'atmosfera: l'aurora boreale di ieri è stata determinata da una forte tempesta solare.