Cronaca | 07 ottobre 2023, 06:18

I bar di piazza Zerbion a Saint-Vincent 'ostaggio' di un gruppo di molestatori prepotenti

Il Comando Compagnia dei carabinieri di Chatillon/Saint-Vincent

Il Comando Compagnia dei carabinieri di Chatillon/Saint-Vincent

Sono giovani, ma nemmeno troppo; per lo più uomini ma c'è anche qualche donna. Risiedono in Valle d'Aosta da diverso tempo ma sono tutti extracomunitari, soprattutto di origine marocchina.

Da qualche mese sono diventati l'incubo dei titolari degli 'storici' locali che a Saint-Vincent si affacciano su piazza Zerbion e via Roma. Entrano nei locali da soli o in gruppo, bevono (soprattutto alcolici, perché non sono musulmani osservanti), non pagano le consumazioni, molestano i e soprattutto 'le' clienti. Quando il gestore del bar si avvicina per allontanarli o esigere di essere pagato diventano minacciosi, aggressivi. E talvolta se non c'è nessuno con cui prendersela, sono pronti a far rissa tra di loro. 

Pochi giorni fa, una ragazza a cui è stato chiesto di pagare la birra che aveva consumato tra urla e insulti indirizzati a un tavolo di coetanee spaventate, ha pensato bene di rompere il bicchiere sul tavolo, rovesciarlo e poi minacciare il barista. Episodi così, però, sono all'ordine del giorno.

Una situazione che oltre a comportare evidenti problematiche di ordine pubblico sta causando la 'fuga' dei clienti dai bar della piazza e della via, con conseguente incremento del degrado sociale della zona e danno economico per i gestori dei locali. 

Sino ad oggi i carabinieri della Compagnia di Chatillon/Saint-Vincent, in assenza di denunce circostanziate ma disponendo unicamente di segnalazioni e richieste di intervento 'sul posto' hanno potuto solamente identificare gli autori delle molestie e degli atti vandalici e allontanarli dai bar. Ma immancabilmente i prepotenti e sgraditi disturbatori vi fanno ritorno dopo qualche ora (se non qualche minuto) e il secondo passaggio è spesso peggiore del primo. 

L'invito delle Forze dell'ordine è quello di chiamare il 112 ogni qualvolta ve ne sia la necessità e anche più volte al giorno, "senza temere di disturbare o di subìre ritorsioni". Una serie molteplice e quotidiana di richieste di intervento di ordine pubblico potrebbe condurre a provvedimenti cautelari più seri ed efficaci di un semplice allontanamento verbale.

patrizio gabetti