Dopo svariati tentativi di utilizzo eccessivo delle sue acque e un'indagine della procura di Aosta per captazioni non autorizzate, il lago di Lod nel comune di Chamois ha ora un livello di salvaguardia, opportunamente segnalato con un tratto di vernice rossa.
A individuarlo sono stati i partecipanti al sopralluogo, proposto dal Comitato per la salvaguardia del lago di Lod e dell'ambiente a Chamois, che si è svolto lo scorso 15 giugno alla presenza dei dirigenti del Demanio idrico e dei rappresentanti delle strutture regionali Flora, Fauna e Paesaggio, Biodiversità, della stazione forestale di Antey-Saint-André e Châtillon, della Cervino Spa, del Consorzio di miglioramento fondiario di Chamois, del comitato e di alcuni rivieraschi.
Assenti, nonostante l'invito, il sindaco Lorenzo Mario Pucci e i rappresentanti comunali. Il sopralluogo "si è svolto in un clima di grande collaborazione e ha evidenziato i caratteri di unicità del lago, la sua ricchezza naturalistica ed ambientale, con la presenza di numerose specie protette, che lo rendono un ecosistema da proteggere e salvaguardare", spiega il comitato in una nota.
Nel verbale dell'incontro, che porta la data del 17 luglio scorso, è riportato che "di comune accordo" si è reso necessario "fissare un livello idrometrico minimo del lago di Lod, funzionale alla salvaguardia degli aspetti paesaggistici ed ambientali nonché degli interessi turistici ad esso connessi". Sul lago è infatti "presente un vincolo paesaggistico e di tutela del territorio" e si vuole "scongiurare il ripetersi della situazione di drastico abbassamento della tavola d'acqua registratasi nella primavera dell'anno 2022", oltre a "preservare il sito ai fini escursionistici e turistico-commerciali in relazione alla sua importanza per il tessuto economico-sociale della comunità di Chamois". Oltre ad individuare il livello idrometrico minimo del lago, durante il sopralluogo è stato definito anche "un livello di abbassamento massimo di 20 centimetri nel periodo invernale affinché per l'inizio della stagione estiva possa essere raggiunto in tempi brevi il livello minimo", segnalato con la vernice rossa.
Durante l'incontro è stato ricordato che nello studio commissionato dall'amministrazione comunale "la comunità biologica del lago viene indicata come articolata e abbondante, con elevata presenza di anfibi ed invertebrati, così come lo stato della vegetazione acquatica sia lungo la fascia perilacquale che nella zona di fondo lago". Sono anche state "evidenziate le cause, dovute all'intervento antropico, che hanno portato al progressivo interrimento del lago anche in relazione all'interruzione delle fonti di alimentazione idrica che approvvigionavano il lago", tra cui il danneggiamento del rû Louvarin e le sorgive poste a monte del lago.
"Siamo molto soddisfatti che si sia arrivati a definire il livello del lago, che da 15 anni è alimentato artificialmente- spiega il presidente del comitato, Vittorio Vicentini-. È un primo passo che garantisce un impegno nella regolamentazione delle acque ed è garanzia che non si ripetano più gli episodi di preoccupante abbassamento come quelli verificatisi nella primavera 2022". E aggiunge: "Continueremo a vigilare che il livello venga rispettato e ci stiamo mobilitando per il prossimo obiettivo, ovvero impegnare l'amministrazione comunale a regolamentare il ricircolo dell'acqua in modo naturale, come è stato suggerito e sollecitato dallo stesso Demanio idrico regionale, con l'immissione diretta dell'acqua dal rû Novales e uscita attraverso un tubo sfioratore".
Il comitato per la salvaguardia del lago di Lod ha anche chiesto al sindaco, Lorenzo Mario Pucci, -indagato dalla Procura di Aosta insieme a un dipendente della Cervino Spa nell'inchiesta sulla carenza d'acqua del lago e il prelievo non autorizzato- la convocazione di un Consiglio comunale aperto per prendere atto del livello di salvaguardia del lago ed impegnarsi per l'attivazione di un ricircolo naturale. Ma, a oltre tre mesi dal sopralluogo e dopo quasi un mese dalla richiesta, dal municipio di Chamois nessuna risposta.