All’ospedale 'Parini' di Aosta è stato ricoverato il primo paziente positivo al virus West Nile in Valle d’Aosta. Si tratta di un turista italiano di 70 anni, residente fuori regione, che aveva contratto l’infezione prima di arrivare in Valle senza che la malattia fosse stata diagnosticata in precedenza.
L’uomo si è presentato al pronto soccorso per dolori addominali e, nell’ambito degli accertamenti previsti dai protocolli sanitari per indagare le febbri di origine incerta, è stato sottoposto a un test sierologico che ha confermato la positività al West Nile virus. In seguito è stato ricoverato per una patologia probabilmente correlata, ma le sue condizioni non destano preoccupazione: secondo i sanitari, è già in fase di guarigione.
L’Azienda Usl della Valle d’Aosta sottolinea che non vi è alcun pericolo per la popolazione locale: "Il paziente non è contagioso e il caso riscontrato non comporta alcun rischio di diffusione nella nostra regione", chiariscono i medici.
"Grazie alle competenze specialistiche e alle tecnologie diagnostiche a disposizione – spiega il direttore sanitario dell’Usl, Mauro Occhi – l’ospedale Parini ha potuto individuare tempestivamente la malattia, garantendo al paziente le cure più appropriate. È importante ricordare che la febbre West Nile non si trasmette da persona a persona, ma solo tramite la puntura di alcune specie di zanzare che si infettano nutrendosi di uccelli selvatici, veri serbatoi naturali del virus".
Un’ulteriore precisazione arriva da Silvia Magnani, direttrice della Struttura complessa di Malattie infettive: "In Valle il vettore è presente e questa estate particolarmente calda aumenta l’attenzione sul West Nile, soprattutto nei confronti dei centri trasfusionali".
Il monitoraggio resta dunque alto, ma al momento la situazione non desta allarme.