Cronaca | 26 giugno 2023, 10:58

Anche quest'anno per iHappy è Aosta la città più triste d'Italia ma...l'indagine sa di bufala

Anche quest'anno per iHappy è Aosta la città più triste d'Italia ma...l'indagine sa di bufala

Erà già accaduto nel 2015, nel 2017 e ora, in base agli ultimi dati pubblicati, anche nel 2022 per il social network Twitter la città più triste d'Italia sarebbe Aosta.

Lo riportano da due giorni a questa parte diversi blog e testate, precisando che dal 2012 vengono periodicamente condotte delle analisi sul grado di felicità degli utenti italiani attivi su Twitter. La ricerca sarebbe stata condotta in base a un coefficiente chiamato iHappy, che misura la felicità dei tweet pubblicati. Attraverso tale indice è stato possibile per i sondaggisti del social stilare una classifica delle località con più alta concentrazione di utenti scontenti, malinconici ed angosciati. Però, c'è un però: alla ricerca non è associato alcun link, non si risale dunque alla fonte primaria che ha diffuso i dati e a questo punto viene da chiedersi se gli stessi dati siano attendibili o frutto di una 'bufala' ben congegnata. 

Fatto sta che, per chi ha ripreso la notizia, con un 'grado di felicità' del 44,2%, il capoluogo valdostano risulta essere la località più 'depressiva' del Bel Paese, nonostante le vestigia romane, la particolarità culturale e soprattutto le bellezze naturali dalle quali Aosta è circondata. Tra le ipotetiche cause del coefficiente più basso, vengono presi in considerazione un alto tasso di disoccupazione, il clima invernale troppo freddo, un costo della vita piuttosto elevato (questo già è più probabile) e la carenza di attività ludiche e divertimenti che consentano di evadere dalla routine quotidiana.

Se si possono confutare le considerazioni sul benessere occupazionale dei residenti (che in realtà è piuttosto alto e non si capisce da dove sia stato tratto il dato di disoccupazione endemica) e quelle sul clima 'rigido' (è una località turistica alpina, che altro c'è da dire?), vero è che ad Aosta l'inflazione corre più che altrove e che il 'cartellone' del divertimento e dello svago quotidiano, soprattutto serale, sia alquanto latitante.

Nell'attesa di eventuali, e auspicati, interventi dell'Amministrazione comunale sulla veridicità e sulla reale utilità della classifica 'Happy, per onor di cronaca si evidenzia che se al primo posto della negativa 'top ten' c'è la nostra città, al quinto si trova  nientemeno che Venezia (48,2), al quarto Imperia (48,0), al terzo Padova (45,9) e appena sopra Aosta c'è Nuoro (45,8). 

pa.ga.