"Io darò agli abitanti di questa città un quotidiano che pubblicherà tutte le notizie importanti con onestà…lo darò anche al pubblico un giornale pronto a combattere a tutela dei loro diritti di cittadini e di esseri umani". Così prometteva Charles Foster Kane, impersonificato dal grande Orson Welles, nel film 'Quarto Potere' ricalcando magistralmente la figura del magnate della stampa, affabulatore ma prigioniero delle proprie parole, incapace di amare e di autentica lealtà.
Kane nella finzione cinematografica ma tanti altri editori nella realtà si sono presentati ai lettori come onesti paladini di giustizia e verità, pronti al sacrificio nel nome della sacra autonomia dell'informazione, salvo poi trovarsi nella condizione di non poter evitare compromessi e 'patteggiamenti' morali. E questo è valso e vale per i proprietari di grandi gruppi editoriali come per i piccoli editori quale sono io, che il 5 giugno 2022 con grande emozione, a fianco di pochi ma scelti, fedeli e laboriosi collaboratori lanciavo nella rete Laprimalinea.it che anche, almeno per ora, dirigo con passione.
Anche io insieme alla mia redazione, come Kane e come chi è venuto dopo, ho promesso l'onesta verità qualunque fosse, pluralismo di opinioni, tutela del diritto alla libera e incondizionata informazione. Beh, è trascorso solo un anno dalla prima uscita de Laprimalinea e posso dire che almeno fino ad ora la promessa è stata ampiamente mantenuta e non ho nessuna intenzione di venirne meno. Anche perché il nostro giornale non beve eccitanti ma ha comunque messo le ali: sale rapidamente il numero dei lettori, sale il numero delle visualizzazioni, sale quello delle visite totali (dati comprovati di Google Analytics con buona pace dei siti indicatori 'tarocco' totalmente inattendibili).
Come ho spiegato altre volte nel corso di questi intensissimi, emozionanti 12 mesi, la ricetta de Laprimalinea è semplice: una cronaca dei fatti che vogliamo chiara, precisa e puntuale, nonché corroborata e comprovata da documentazione e testimonianze/fonti ineccepibili; Ascoltiamo e diamo spazio a voci istituzionali e dissidenti, cerchiamo spiegazioni; vi è poi la crescita continua delle nostre periodiche rubriche, scritte da professionisti di settore e sapientemente coordinate da una collaboratrice sempre più indispensabile, preziosa e competente, avviata da quel 5 giugno nel mondo del giornalismo dove con passione scrive 'pezzi' di mirabile chiarezza e profondità.
Pochi ma puntuali e preparati collaboratori completano la redazione di una testata online che in un anno ha saputo ritagliarsi uno spazio autorevole e apprezzato nel panorama dell'informazione valdostana.
Naturalmente, tutto sarebbe stato impossibile senza il sostegno quotidiano della sempre più vasta e attenta platea dei lettori; senza l'entusiasmo e lo stimolo delle persone che ci vogliono bene; senza la fiducia delle nostre autorevoli fonti e senza un portafoglio di inserzionisti finalmente in grado di supportare le nostre necessarie, inevitabili spese. E quindi che altro dire se non GRAZIE!...E buone letture.