Cronaca | 14 aprile 2023, 11:40

Tragedia in Val di Rhemes, grande il cordoglio in Valle d'Aosta

Tragedia in Val di Rhemes, grande il cordoglio in Valle d'Aosta

Hanno lasciato tutti e tre, nel corso della loro vita, tante tracce nella neve attraversata, passata e ripassata più volte, amata e rispettata. L'ultima l'hanno lasciata ieri ed è quella che lascia attoniti e addolorati. Il mondo alpinistico si stringe al dolore delle famiglie  dei tre allievi del corso di formazione per aspiranti guide alpine Sandro Dublanc, Lorenzo Holzknecht ed Elia Meta, travolti e uccisi ieri da una valanga nei pressi del colle Tsanteleina in alta Val di Rhemes.

Il Collegio Nazionale Guide alpine italiane-Cngai, l’Unione Valdostana Guide Alpine di Alta Montagna-Uvgam, il Collegio regionale Guide alpine Lombardia e il Collegio Nazionale Maestri di sci "si uniscono al dolore delle famiglie - si legge in una nota -. Dublanc e Meta erano Aspiranti guide iscritte al Collegio valdostano, Holzknecht era Aspirante guida iscritto ai Collegi lombardo e valdostano. Dublanc e Holzknecht erano anche maestri di sci. Tutte le Guide alpine italiane e i Maestri di sci, con profondo cordoglio per la perdita dei loro colleghi, esprimono forte e sentita vicinanza alle famiglie".

Anche il Presidente della Giunta, Renzo Testolin, ha espresso il cordoglio dell’intero Governo regionale e suo personale, così come quello di tutto il Soccorso Alpino Valdostano-Sav, per la morte dei tre allievi del corso di formazione per aspiranti guide alpine Sandro Dublanc, Lorenzo Holzknecht ed Elia Meta.

"Siamo vicini al dolore delle famiglie - afferma il Presidente Testolin - a tutta la comunità delle Guide alpine, rappresentata dall'Unione valdostana guide di alta montagna-Uvgam e alla Guardia di Finanza, così come la nostra vicinanza, in queste ore, va a tutti i professionisti che, sin da subito, si sono attivati con impegno e dedizione nelle difficili operazioni di soccorso, impegnative anche da un punto di vista emotivo, in relazione all’esito delle ricerche che purtroppo, nonostante tutti gli sforzi profusi, non hanno consentito di salvare le tre giovani vite ".

"Perdiamo tre uomini di montagna che sognavano di proseguire nel loro percorso volto a trasformare la propria passione in professione. La loro scomparsa -  aggiunge il Presidente della Giunta - si inserisce in una serie di tragici incidenti che quest'anno hanno funestato le Alpi e che ci sollecitano a tenere alta l'attenzione e l'impegno riguardo al tema della sicurezza in montagna su cui la Regione intende continuare a investire". 

"Una tragedia che scuote l'intera Valle d'Aosta e che ci rattrista molto - ha detto il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin -. Esprimo a nome mio personale e dell'Assemblea valdostana la nostra più sincera vicinanza ai familiari e al sodalizio delle Guide alpine".

Il deputato valdostano Franco Manes ha scritto sulla sua pagina Facebook: "Oggi è arrivata la notizia che speravamo non arrivasse mai Tutta la comunità dell’Arco Alpino perde tre professionisti della montagna, tre giovani uomini di grande valore che amavano le nostre montagne. La mia personale vicinanza alle famiglie, alla comunità della @GuideAlpine, alla comunità dei Maestri di sci Valle d’Aosta, alla Guardia di Finanza ed a tutti i professionisti che hanno prestato soccorso. La montagna, nuovamente, ci ha mostrato il suo lato più oscuro, a noi tutti la responsabilità di tenere sempre alta l’attenzione sulla sicurezza".

Questa mattina sul suo blog Luciano Caveri, assessore regionale agli Affari europei, ha scritto: "Mi ha colpito e addolorato la tragica notizia della valanga precipitata sul gruppo di alpinisti, che era impegnato nel corso guide valdostane" caduta ieri alla Tsanteleina, alla testata della val di Rhemes.

Caveri ricorda poi la tragedia del Liskamm, quando nel settembre 1985 il distacco di una placca a vento travolse cinque aspiranti guide e il loro istruttore. "A tanti anni di distanza torna, in circostanze diverse, una sciagura che falcidia alpinisti di grande capacità, altrimenti non sarebbero stati pronti all'ultimo passo verso la professione di guida alpina".

Per l'assessore, le guide "restano in assoluto l'élite del professionismo, acquisendo nella loro formazione, che continua negli anni, livelli di assoluta eccellenza, che purtroppo non li preserva del tutto dai pericoli insiti nel loro lavoro". Caveri conclude: "Chi vive in montagna, la ama e la conosce sa bene quanto il rischio pesi in alta quota e come, malgrado le necessarie accortezze, esista sempre l'imponderabile. Capita, nello spiegare l'ambiente montano, di usare l'aggettivo 'ostile' e di essere corretti da chi delle Alpi ha una immagine da cartolina. Mentre l'aggettivo è giusto perché anche posti meravigliosi possono diventare in un istante nemici in determinate circostanze e il rischio non si azzera mai. Chi affronta le cime lo mette in conto".      

E del fattore 'imponderabilità' ha parlato anche a Laprimalinea.it il direttore del Soccorso alpino valdostano, Paolo Comune: "Tutti noi professionisti della montagna sappiamo bene che l'imponderabilità del rischio è concreta e costante in quota; al di là delle possibili, singole responsabilità e delle circostanze specifiche per ogni evento, siamo consci che il momento in cui 'può toccare a noi' è sempre dietro l'angolo o meglio nascosto sotto la neve. Matteo Giglio, l'istruttore dei tre aspiranti travolti e uccisi dalla valanga in Val di Rhemes, è un professionista non solo espertissimo ma prudentissimo e attento. Ogni giorno, però, è un giorno diverso e il pericolo ci accompagna; di questo purtroppo tutti dobbiamo tenere conto".

Dolore per la Guardia di finanza alla scoperta che questa mattina "è stata ritrovata la salma del collega e amico Elia Meta, appuntato in servizio presso la Stazione di Soccorso alpino di Entrevès. Ieri, nel primo pomeriggio, era stato dato per disperso insieme ad altre due persone a causa di una valanga che li ha sorpresi durante un'attività addestrativa per diventare guide alpine, in Val di Rhemes nella zona del Gran Paradiso". Lo comunicano, in una nota, Vincenzo Piscozzo, segretario nazionale dell'Unione sindacale italiana finanzieri e Fabio Zucco, segretario regionale Valle d'Aosta. Dalla Gdf vengono espressi "alla famiglia sentimenti di profondo cordoglio per la grave perdita. L'amico e collega lascia una moglie ed un bimbo di cinque anni". 

 

pa.ga.