Integrazione e solidarietà | 09 aprile 2023, 07:40

Regionalismo differenziato, preoccupano le ricadute su ambiente e sanità

Per Cittadinanzattiva VdA, la mancata unitarietà di intervento in quest'ambito potrebbe mettere a rischio la salute dei cittadini, incrementando le disuguaglianze sociali anche in Valle d'Aosta

Maria Grazia Vacchina

Maria Grazia Vacchina

Presa di posizione congiunta sulla paventata ipotesi di regionalismo differenziato da parte dell’Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE-Italia), Medicina Democratica, Cittadinanzattiva, l’Associazione Slow Medicine e l’Associazione dei Medici di Origine Straniera in Italia (AMSI)-

"Attualmente il decreto legge Autonomia di Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie nel governo Meloni, mira a rendere operativa questa possibilità - si legge in una nota di Cittadinzattiva VdA -. Nel documento vengono messe in luce tutte le criticità che comporterebbero ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia delle regioni, riguardanti ben 24 materie che sono state riconosciute di potestà legislativa concorrente con lo Stato, tra le quali spiccano la tutela e sicurezza sul lavoro, l’istruzione, la produzione il trasporto e la distribuzione dell’energia, la tutela della salute e il governo del territorio. In particolare, la mancata omogeneità di intervento sui determinanti ambientali di salute porterebbe all’esasperazione del divario economico tra regioni, compromettendo, in quelle a minor reddito, la prevenzione primaria nello sviluppo di patologie ambiente correlate, con l’inevitabile ripercussione di una maggiore incidenza di tali malattia".  

La Valle d’Aosta, "nella sua specifica peculiarità di Regione a Statuto speciale vigili, anche al suo interno, non essendo lievi, né sporadiche, le disfunzioni che generano preoccupazione in fasce sempre più ampie di cittadini sempre meno abbienti -  avverte Maria Grazia Vaccina, segretaria regionale di Cittadinanzattiva -  non solo in questo specifico ambito sanitario, ma nell’intero servizio pubblico a tutela della salute, bene primario del singolo e della collettività, costituzionalmente garantito ma da rendere effettivo nella pratica quotidiana della democrazia. In merito, la nostra Valle sta andando avanti o indietro?".

red.laprimalinea.it