ll 27 dicembre 1908 parte ufficialmente la storia del fumetto italiano.
È festivo, domenica, è viene pubblicato il primo numero del Corriere dei piccoli, il primo giornale a fumetti italiano.
Esce con il Corriere della Sera sotto forma di supplemento un fascicolo di alcuni fogli e di racconti disegnati. Il primo vero giornalino a fumetti edito in Italia è nato. L’edizione resisterà per 88 anni e 4500 numeri.
Pensato e ideato nonché diretto da Silvio Spaventa Filippi, il “Corrierino” introduce in Italia i personaggi che già sono in voga nei fumetti americani. Vengono presentati all’interno di tavole illustrate, ognuna suddivisa in quattro strisce di due vignette ciascuna. Subito richiesto da tutti si procede alla stampa di ottanta mila copie. Inizialmente il fumetto era privo di nuvolette parlanti perché considerate diseducative. C’erano i sottotitoli composti da filastrocche in rima baciata, pensati per insegnare una qualche morale ai piccoli lettori.
In origine non si pensava certamente ad un progetto di intrattenimento per i bambini ma il solo unico scopo doveva assumere un valore del tutto educativo, in maniera appropriata all'età, informando con articoli di divulgazione scientifica, letterale e narrativa di buona qualità, alternati a storie illustrate a colori.
La pubblicazione fu ideata infatti dalla giornalista Paola Lombroso Carrara proprio con intenti pedagogici.
Tra i personaggi più iconici ed amati c’è Bilbolbul, un bambino africano protagonista di storie surreali, disegnato da Attilio Mussino. Un altro è Quadratino, disegnato da Antonio Rubino che, insieme a Mussino, costituisce una colonna portante del supplemento fino agli inizi degli anni Cinquanta.
Nel dopoguerra poi arrivano le riviste dedicate a un unico personaggio, come Tex Willer, di Sergio Bonelli, uscito nel 1948. Arrivano anche i cattivi, come Diabolik delle sorelle Giussani (1962) e i fumetti d’autore come Corto Maltese. Benito Jacovitti con Cocco Bill è invece uno degli artefici della stagione d’oro del Corriere dei Piccoli. Nella seconda metà degli Anni Sessanta e fino alla prima metà dei Settanta, esordirono inoltre gli amatissimi Lupo Alberto e La Pimpa.
Il Corriere dei Piccoli ha attraversato tutto il XX secolo, raccontandolo il trasformarsi della società Italia con storie a fumetti e con articoli giornalistici.
Nel 1972, sempre dalla stessa redazione, nasce anche il Corriere dei Ragazzi dedicato a lettori adolescenti. L'avvento dei manga giapponesi in TV, intorno agli anni '80, si sovrappose al periodo della crisi del settore e le pubblicazioni si interruppero a gennaio del 1996.
Fonti:metropolitanmagazine.it
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Ecco la classifica dei fumetti più famosi:
1 - Tex Willer: il primo grande eroe
Non si può nemmeno cominciare a parlare di fumettistica italiana senza cominciare dal padre di tutte le grandi pubblicazioni seriali del nostro paese. Chissà se Bonelli e Galleppini avevano idea di aver creato una leggenda, in quel 1948 ancora pieno di brutti ricordi. Da settant’anni, Tex cavalca le praterie del West sempre sul confine tra giusto e sbagliato, legge e umanità: sia nei suoi panni di ranger, che in quelli di capo dei Navajos, Tex parla ancora a tutti del coraggio di combattere per la giustizia, di qualsiasi colore essa sia.
2 - Dylan Dog: indagatore dell’incubo
Insieme al suo fedele compagno Groucho, l’indagatore dell’incubo più amato d’Italia ci ha accompagnati in viaggi attraverso la coscienza, la percezione della realtà, e le paure più nascoste che covano in ognuno di noi. Umano, troppo umano, questa è la grande debolezza di questo Sherlock Holmes inseguito da mostri, ammalianti streghe, folli personaggi imbevuti di inquietudine. Se gli aspetti più splatter di Dylan Dog hanno ricevuto qualche critica, la profondità delle sue esplorazioni nel mondo dell’horror rimangono ancora inattaccate.
3 - Diabolik: un ladro affascinante
Ladro dagli occhi di ghiaccio che guida una Jaguar E-Type e vive nella certezza di essere inafferrabile al fianco di Eva Kant, la sua fedele compagna che dal 1962 lo accompagna nei suoi colpi. Creato dall’immaginazione di Angela e Luciana Giussani, Diabolik è una carogna che solo col tempo è riuscito a diventare un personaggio più profondo, dotato di un personale e particolarissimo sistema di valori. Uno su tutti, quello di non smettere mai di far impazzire il povero ispettore Ginko.
4 - Corto Maltese: moderno Ulisse
"Una ballata del mare salato" è uno dei grandi capolavori della produzione di Hugo Pratt. Da molti definita come una graphic novel prima che andassero di moda, la ballata contiene tanta creatività visiva quanta bellezza narrativa. Poesia e arte grafica si sposano in questo lavoro indimenticabile in cui Corto Maltese, meraviglioso marinaio e viaggiatore della vita, si rivela essere una guida unica e originale nel complicato contesto storico degli inizi del ventesimo secolo.
5 - Valentina: fotografa della vita
Ultima, ma sicuramente non per importanza, un’altra creatura nata dalla matita di Guido Crepax. Tanta è stata l’influenza di questo personaggio nella cultura popolare italiana, che non esiste donna con un caschetto nero a cui non sia stato detto di assomigliarle. La realtà, come ci insegna la fantasia, è molto più complessa di così: oltre al taglio di capelli, oltre alla sensualità, Valentina è un personaggio reale che cresce e invecchia sulla pagina. Una fotografa del mondo e della vita che sa strizzare l’occhio all’ironia.