Cultura | 14 dicembre 2022, 11:58

Basilicata; detti, proverbi e tradizioni antiche - Audio incluso

Festa della Bruna-Matera

Festa della Bruna-Matera

Proverbi  in lingua originale

1-Tande va a rezzole a l'acque affigne a qquanne se ne vene u maneche

2- Non sciupputanne n'giro ca m'bacce te vene

3-Non è ccurtiedde c'accide u puorche

In fondo alla pagina l'originale e simpatico audio scaricabile in pdf in lingua originale e la traduzione nonché il significato dei proverbi

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Tradizione popolare

A Matera il 2 luglio si svolge la festa più importante della città. Dedicata alla Madonna della Bruna, è un evento festivo che si ripete da 627 anni. Nel  tempo la festa è cambiata, ha integrato elementi nuovi ed è sempre stata molto sentita dalla comunità materana.

"Il giorno più lungo" per Matera è il 2 luglio, giorno dedicato alla festa della Madonna della Bruna, la più importante tra i Santi protettori della città (l’altro è Sant’Eustachio).  

Le fasi principali della festa hanno luogo tutte durante la giornata del 2 luglio.

Si inizia la mattina all’alba con la processione dei pastori e si finisce in tarda serata con lo spettacolo dei fuochi pirotecnici, ma le fasi di avvicinamento a questo evento tanto atteso iniziano molto tempo prima: il 3 luglio dell'anno in corso  si inizia a pensare all’edizione successiva della festa.

In particolare molta attenzione è dedicata alla realizzazione del carro trionfale in cartapesta, cui spetta il trasporto delle statue della Madonna della Bruna e del Bambino, e che viene preso d’assalto e distrutto nella piazza centrale.

Le operazioni di realizzazione del carro ad opera di uno degli artigiani attivi in città occupano gran parte del tempo che precede la festa poiché le statue e la parte esterna del carro richiedono tempo e lavoro.

Per permettere a tutti di apprezzare il risultato di tanto lavoro, il carro può essere visitato a partire da una settimana prima del 2 luglio.

La mattina del 2 luglio la festa inizia molto presto con la celebrazione della prima messa della giornata. A questa segue la processione dei pastori durante la quale viene portato in processione, appunto, il quadro della Madonna della Bruna. Questo è un evento abbastanza caotico e rumoroso sia perché vi partecipano molte persone, soprattutto ragazzi, sia perché è accompagnato da petardi collocati in alcuni punti del percorso che si sviluppa tra i rioni storici e quelli moderni.

La processione dei pastori si conclude presso la chiesa di San Francesco da Paola , dove viene celebrata una messa.

Nel frattempo, in un altro luogo il Generale che guida la sfilata dei Cavalieri ha iniziato le fasi della sua vestizione (fino a qualche anno fa svolgeva queste operazioni presso la sua abitazione, più recentemente invece sono stati scelti luoghi più ampi per permettere una maggiore partecipazione) mentre i Cavalieri hanno iniziato a radunarsi. A loro spetterà il compito di scortare le statue della Madonna della Bruna e del Bambino dalla Cattedrale alla chiesa di Maria Ss. Annunziata che si trova nel quartiere di Piccianello, dove è collocata anche la fabbrica del Carro. La mattinata, che costituisce la prima fase della festa, si conclude quando le statue giungono a destinazione.

Seguono le prime ore del pomeriggio che, oltre a essere le più calde, sono anche quelle più calme e, solitamente, dedicate al riposo. La festa riprende con la collocazione del carro trionfale nella piazza antistante la chiesa di Piccianello e con i lavori per posizionare su di esso la statua della Madonna della Bruna. Ultimate queste operazioni il Carro, scortato dai Cavalieri e da una gran folla, si muove per raggiungere la Cattedrale; il percorso è inverso rispetto a quello fatto durante la mattina.

Arrivati a destinazione, la statua della Madonna viene ricollocata all’interno della Cattedrale e ci si prepara per il momento clou della festa: lo ‘strazzo’ del Carro trionfale, cioè la distruzione, o la deframmentazione, di questo manufatto di cartapesta. Il carro, quindi, scortato da coloro che hanno il compito di difenderlo facendo in modo che arrivi intero, inizia la sua discesa verso Piazza Vittorio Veneto.

La prima parte del percorso è abbastanza tranquilla, la tensione inizia a salire man mano che si avvicina alla Piazza dove un’enorme folla di persone lo sta aspettando, chi per partecipare allo strazzo e chi per assistere alle fasi più concitate della festa. 

Il Carro, comunque, una volta arrivato in piazza, viene preso d’assalto e distrutto: riuscire a prenderne un frammento, anche piccolino, vuol dire assicurarsi un po’ di fortuna per l’anno che verrà. Quando la situazione è tornata calma ci si comincia a muovere per raggiungere i posti più comodi e spettacolari da cui poter assistere allo spettacolo pirotecnico che conclude la giornata del 2 luglio, il giorno più lungo per la città di Matera.

 

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red.laprimalinea.it

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