Coordinate dal Procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, sono state condotte dalla Squadra mobile di Aosta nel massimo riserbo, le indagini in Valle d'Aosta sull’importazione e cessione di ingenti quantitativi di Gbl, la cosiddetta 'droga dello stupro'. Solo oggi veniamo a conoscenza che, nell'ambito della maxi inchiesta conclusasi ieri con sette arresti e duecento nomi iscritti sul registro degli indagati, due valdostani residenti a Courmayeur sono stati arrestati dalla polizia, il primo lo scorso mese di giugno e il secondo un mese fa.
Entrambi sono stati colti in flagranza di reato dagli agenti del dirigente della Mobile aostana Francesco Filograno: in contatto con i trafficanti romani al vertice della piramide dello spaccio, quando sono stati fermati dai poliziotti si erano appena fatti recapitare il primo 750 ml di Gbl, un flacone che ne conteneva 250 ml. I poliziotti, informati della spedizione, si erano appostati in attesa che i destinatari ricevessero i pacchi trasportati per poi procedere all'arresto.Il liquido sequestrato equivarrebbe complessivamente a circa 1.800 dosi di droga dello stupro, uno dei tanti 'pacchetti' di droga che, soprattutto dall'Olanda, giungevano in Italia per essere poi smerciati in festini a luci rosse o per uno 'sballo' diverso da quello offerto da stupefacenti eccitanti più 'comuni' come il mefedrone e la cocaina, sostanze anche queste però sequestrate in buona quantità nel corso delle indagini.
In manette sono finiti un professionista 29enne e un lavoratore stagionale di 56 anni che frequenta assiduamente la Valdigne. Il primo ha già patteggiato la pena di un anno e dieci mesi di carcere; il secondo dovrà comparire in udienza il prossimo 13 dicembre. I loro nomi ancora non sono stati resi noti, ma erano introdotti in un giro 'alto', i due valdostani: tra gli arrestati nel blitz condotto ieri in tutta Italia compaiono anche nomi di personaggi influenti e noti, tra i quali un neurologo dell'ospedale San Camillo, la sorella di una famosa attrice (che ha già patteggiato la pena a un anno e cinque mesi), un finanziere romano e un musicista.
In diversi periodi sono “state arrestate 87 persone – spiega una nota del Procuratore capo Lo Voi - e sono stati sequestrati 200 chilogrammi di Gbl, pari a circa 380mila dosi singole". Sono stati anche oscurati, con la collaborazione del Servizio della Polizia delle Comunicazioni, "cinque siti internet utilizzati come canale di approvvigionamento della droga”.
La Squadra Mobile aostana ha svolto un accurato lavoro di 'intelligence' su mandato dei magistrati romani titolari delle indagini, che hanno delineato "uno scenario allarmante sulla diffusione della droga, perlopiù approvvigionata mediante siti internet olandesi, dove la sostanza può essere legittimamente commercializzata, cosi favorendo una nuova forma di imprenditorialità criminale 'fai da te' anche nell’ambito del traffico di droga”.
“Proprio la commercializzazione illegale delle droghe – aggiunge Lo Voi nella nota – sulle reti informatiche risulta una modalità di diffusione insidiosa e difficile da contrastare, in quanto consente l’accesso al mercato clandestino di un numero potenzialmente indefinito di clienti ed offre la possibilità ai consumatori, soprattutto quelli più giovani, di acquistare la sostanza direttamente da casa, senza dover entrare in contatto con lo spacciatore, ricevendola a domicilio in confezioni, spedite per posta con la garanzia di riservatezza del contenuto”.
Tutto è iniziando quando gli investigatori della Polaria (polizia in servizio negli aeroporti) hanno monitorato l'arrivo dall'Olanda di un pacco sospetto destinato a Lecce. All'interno, c'era la droga. A quel punto è iniziata una fase di monitoraggio che ha portato a seguire il flusso di sostanza che veniva acquistata su internet da un gruppo di persone, sei uomini e una donna, che poi la rivendevano principalmente a Roma ma anche a Courmayeur.
L’uso della 'droga dello stupro'
Parlando della diffusione di questo tipo di stupefacente, la nota della Procura sottolinea che "il Gbl è stato in particolare utilizzato per soggiogare la volontà degli ignari assuntori che ne hanno fatto uso e creare in loro uno stato di semi coscienza e amnesia, al fine di abusare sessualmente o per perpetrare violenza e raggiri ma anche per finalità voluttuarie ed è di rapida diffusione negli ambienti socio ricreativi e ludici”.