Cultura | 19 agosto 2022, 07:40

Oggi è la Giornata Mondiale della Fotografia

La ricorrenza è stata istituita nel 2010, per iniziativa del fotografo australiano Korske Ara

Oggi è la Giornata Mondiale della Fotografia

La data  è del 19 agosto perché coincide con la data di nascita del dagherrotipo, il primo procedimento fotografico per lo sviluppo di immagini, datato il 19 agosto 1837. 

Dagherrotipo

La parola fotografia deriva dal greco PHOTÒS (luce) e GRAPHìA (scrittura) e significa scrittura con la luce. Già nell’antichità fu inventata la camera chiara, uno strumento utilizzato dai pittori per ottenere quadri più realistici, ma per fissare l’immagine bisognava pitturarla. Per arrivare all’invenzione delle prime macchine fotografia e quindi della fotografia, stati necessari secoli di studi nel campo dell’ottica, della chimica e delle sostanze fotosensibili.

Ai primi del XIX secolo i francesi Louis-Jacques Mandè Daguerre e Nicèphore Nièpce, studiarono il procedimento fotografico. Daguerre riuscì a portare a compimento il suo obiettivo e proprio per questa ragione le prime fotografie prendono il nome di Dagherrotipi; si tratta di immagini fissate su una lastra  attraverso un complicato ed elaborato processo di  lavoro attraverso l' utilizzo di  liquidi chimici. Il dagherrotipo però è un' immagine singola, anche se (chiamato anche lo specchio dotato di memoria) è un tipo di "fotografia" che contiene nella stessa copia il positivo e il negativo. Infatti, a seconda dell'angolazione con il  quale viene colpito dalla luce, l'immagine appare sia positiva che negativa, creando l'effetto della tridimensionalità magica e surreale e non si possono avere copie.

Antico dagherrotipo su lastra di rame di militari

Ma la vera fotografia nacque grazie a Talbot, che inventò l’attuale Negativo, inizialmente chiamato "calotipo", grazie al quale si poterono fare un numero infinito di copie con un singolo scatto fotografico.

Nel 1888 l’americano George Eastman inventò la prima macchina fotografica portatile, la “Kodak”: la fotografia fece un passo verso l’accessibilità al grande pubblico essendo più economica e semplice delle complesse macchine fino ad allora prodotte. Dalla fine dell’ ‘800 ad oggi la fotografia ha continuato a progredire.

Inizialmente la fotografia non era per tutti: paesaggi, ritratti della borghesia, i primi reportage di guerra (intesi però come fotografie “posate” e spesso di propaganda. Nulla di vicino alla “massa”.

La svolta avvenne con la Kodak portatile e tutte le migliorie che da quel giorno resero la fotografia più economica e alla portata di tutti. 

Kodak n.1  di George Eastman-1888

Intorno al 1890 le macchine con il rullino sostituirono quelle a lastra in uso fino a quel momento. Nel 1947 arrivò la prima fotografia a colori e nel 1975 la prima digitale, entrambe dovute alla “Kodak”.

Prima macchina digitale inventata al mondo- Kodak -1975

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Il fenomeno dell’interferenza di Gabriel Lippman

Un approccio completamente diverso è stato seguito dal fisico Gabriel Lippmann, che è ricordato come l’inventore di un metodo per riprodurre i colori, basato sul fenomeno dell’interferenza. Lippmann riuscì a produrre una lastra fotografica a colori sfruttando l’interferenza delle onde dell’immagine con la loro stessa riflessione su uno specchio di mercurio posto dietro l’emulsione sensibile. Ogni raggio di luce impressiona l’emulsione in punti la cui distanza è legata alla sua lunghezza d’onda, dunque al suo colore. Lippmann rese pubblica la sua invenzione all’Accademia delle Scienze il 2 febbraio 1891.

Gabriel Lippmann

Per questo lavoro, ha ricevuto il Premio Nobel per la Fisica nel 1908. Tuttavia, i tempi di esposizione estremamente lunghi richiesti di questo tipo di procedimento, hanno reso l’invenzione di Lippman inutile per la successiva sperimentazione sulla fotografia a colori.

Intorno al 1890 le macchine con il rullino sostituirono quelle a lastra in uso fino a quel momento.

Fin da subito la fotografia suscitò grandissima curiosità grazie alla realisticità delle immagine.

Inizialmente  la fotografia era destinata ai ritratti della ricca borghesia, poi è arrivata al fronte, documentando la guerra e ritraendo i soldati. L’uso di massa della fotografia ha seguito di pare le invenzioni che l’hanno resa più accessibile. Dalle pellicole a colori, alle reflex degli anni ’60, fino alle prime fotocamere digitali.

Reflex Kodak

Ogni invenzione ha reso la macchina fotografica più democratica. Le nuove tecnologie hanno fatto si che divenisse uno strumento più economico e semplice, fino all’arrivo dei cellulari con camera integrata.

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Di seguito alcune fotografie che hanno immortalato importanti eventi storici e che hanno cambiato il mondo.

In conclusione, come amante della fotografia, maneggiare uno smartphone o una macchina fotografica è molto differente e il piacere dello scatto è impagabile..."click"...purché non si scelga la quantità alla qualità, nonostante la tecnologia faccia ogni giorno passi da gigante.

 

 

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