Eventi e appuntamenti | 06 luglio 2022, 09:34

'Con fili e senza fili', Da Brivio2 ad Aosta Donatella Corti presenta il suo libro

L’autrice ha incrociato diverse realtà, geograficamente lontane, ma legate da questo filo che è la passione per la scrittura, lo studio e la pratica del teatro di figura

'Con fili e senza fili', Da Brivio2 ad Aosta Donatella Corti presenta il suo libro

'Con i fili e senza fili. Teatro di figura, educazione e passione civile' è il titolo del libro che l'autrice, Donatella Corti, presenta giovedì 7 luglio alle ore 18 alla libreria Brivio2 di Aosta.

La presentazione, moderata da Viviana Rosi, è anticipata da uno spettacolo di burattini. Gli interessi accademici e artistici di Donatella Corti - docente, teatro terapista, burattinaia dilettante, (non per tradizione, ma per passione), attrice e regista teatrale - si uniscono per raccontare la genesi, i caratteri e le potenzialità di questa antica e ammaliante arte.

Il libro unisce due diversi approcci: uno più pedagogico, didattico, attento alla costruzione del sapere e dell’identità personale, e uno più sociale, artistico, attento alla disseminazione del sapere, al suo valore educativo, alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano. L’autrice ha inoltre incrociato diverse realtà, geograficamente lontane, ma legate da questo filo che è la passione per la scrittura, lo studio e la pratica del teatro di figura, al punto da volerne scrivere un libro che racconti questa particolare forma d’arte con l’attenzione alla sua ricchezza e potenzialità, talora sconosciute, per capire cosa accade “Quando una testa di legno fa l’educatore”.

Il sottotitolo del libro 'Teatro di figura, educazione e passione civile' racconta infatti dell’utilizzo di questa forma teatrale in molti contesti e non solo quelli ricreativi, ma come potente mezzo per scoprire se stessi, un linguaggio nuovo, seppure antico, per parlare di storia, per riflettere su temi sociali come la lotta alle mafie, all’emarginazione.

L’autrice vuole raccontare la poliedricità del teatro di figura che, pur rimanendo fedele ad alcuni canoni (la differenza tra marionette e burattini, per esempio) fa comprendere come da sempre l’uomo abbia cercato di rappresentarsi la realtà per darle un nome, un significato e come spesso questo tentativo sia divenuto arte. Un’arte che nel tempo ha permesso di avvicinare al teatro e alle grandi narrazioni anche coloro che appartenevano a classi sociali più umili e che ha sempre rivestito un ruolo di contro relazione, talvolta scanzonata e ribelle nei confronti del potere costituito, al punto di indurre i burattinai/giornalisti del popolo, a fare “baracca e burattini” e a scappare in tutta fretta.

Le esperienze raccontate uniscono l’Italia e guardano anche oltre i confini, nella convinzione che il mondo sia un solo paese e l’umanità I suoi abitanti e che una vera azione educativa o è nonviolenta o non lo è.

red. laprimalinea.it

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