In Italia, la notte di Capodanno continua a essere segnata da un’abitudine tanto radicata quanto pericolosa; l’esplosione di petardi e fuochi d’artificio ad alto impatto sonoro. Un rituale che, mentre illumina le piazze e scandisce l’inizio del nuovo anno, provoca però conseguenze gravi e spesso sottovalutate sugli animali domestici e sulla fauna selvatica.
Secondo l’Ente Nazionale Protezione Animali, i botti possono superare i 140 decibel, un livello paragonabile a un colpo di pistola. Per cani e gatti, dotati di un udito più sensibile rispetto a quello umano, si tratta di un impatto acustico violento, capace di generare panico, disorientamento e reazioni incontrollate. La Società italiana di medicina ambientale (SIMA) stima che ogni anno, nella sola notte di San Silvestro, circa 5.000 animali perdano la vita per cause dirette o indirette legate ai botti. Il WWF conferma che molti animali domestici subiscono crisi di panico, fughe improvvise e incidenti, mentre la fauna selvatica viene spesso colta di sorpresa nel buio, con stormi che si alzano in volo disordinatamente e finiscono per schiantarsi contro edifici o cadere al suolo stremati.
Il problema non riguarda soltanto gli animali. I dati del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, diffusi dalla LAV, parlano di 309 feriti nel Capodanno 2025, tra cui 90 minorenni, e di oltre 900 interventi dei Vigili del Fuoco in tutta Italia. A questo si aggiunge l’impatto ambientale tanto che la SIMA ha rilevato nelle ore successive ai festeggiamenti, livelli di inquinamento atmosferico pari a +1900%, con un picco di polveri sottili che permane per giorni.
Nonostante questo quadro, esistono alternative concrete e già adottate da diversi Comuni italiani, che hanno scelto fuochi d’artificio silenziosi o spettacoli di luce privi di detonazioni. Soluzioni che permettono di mantenere intatta la dimensione festiva senza trasformare la notte più attesa dell’anno in un incubo per migliaia di animali. La festa, insomma, può esistere anche senza rumore.
Proteggere gli animali significa anche adottare comportamenti responsabili all’interno delle case. I veterinari raccomandano di tenere i cani in ambienti tranquilli, con tapparelle abbassate e rumori familiari che possano attenuare le esplosioni. La presenza del proprietario è spesso determinante per ridurre l’ansia, mentre sgridare un animale spaventato non fa che peggiorare la situazione. I gatti, più inclini a nascondersi, necessitano di spazi sicuri dove rifugiarsi, lontani da porte e finestre che potrebbero diventare vie di fuga incontrollata. Per gli animali più sensibili, esistono feromoni e integratori naturali, ma l’uso deve sempre essere valutato con un veterinario.
La Redazione de Laprimalinea ritiene che un cambiamento culturale sia non solo auspicabile, ma urgente. I dati scientifici, le testimonianze dei veterinari e l’esperienza delle associazioni animaliste convergono in un’unica direzione. I botti di Capodanno rappresentano un rischio reale e prevenibile. Continuare a ignorarlo significa accettare che la nostra festa abbia un costo altissimo per chi non può difendersi.
Un fine anno senza botti non è meno festoso. È un Capodanno più civile, più moderno, più rispettoso della vita che ci circonda. È un modo per iniziare l’anno nuovo con un gesto di responsabilità collettiva.
E forse, proprio per questo, è un modo migliore di festeggiare.
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a.a.



