Cronaca | 26 novembre 2025, 18:00

Edileco attende la decisione del giudice sulla composizione negoziata

Edileco attende la decisione del giudice sulla composizione negoziata

La composizione negoziata avviata da Edileco per uscire dalla crisi entra nella fase decisiva. Dopo l’udienza svoltasi oggi, mercoledì 26 novembre, il giudice del Tribunale di Aosta Marco Tornatore è chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di misure protettive presentata dalla cooperativa, realtà tra le più note del panorama valdostano per l’edilizia a basso impatto.

La seduta ha avuto un carattere tecnico: il magistrato ha esaminato gli atti, verificato lo svolgimento della procedura e raccolto le posizioni dei creditori che hanno scelto di costituirsi, una decina in tutto. Nessuno ha sollevato opposizioni. La decisione è attesa nei prossimi giorni e segnerà il primo snodo del percorso.

Dalla crescita al rallentamento: come si è formata la crisi

Il quadro ricostruito nei documenti depositati mostra un’impresa alle prese con una tensione finanziaria maturata in seguito a due fattori concomitanti: la brusca frenata del mercato dopo la fine del Superbonus e il rientro più lento del previsto di alcuni investimenti nel comparto delle energie rinnovabili. Una scelta, quest’ultima, pensata per ampliare il perimetro delle attività, ma che ha contribuito a generare uno squilibrio temporaneo di cassa.

Il debito accumulato dalla società si aggira intorno ai 16 milioni di euro. La continuità aziendale, tuttavia, non risulta compromessa: il portafoglio ordini è definito “consistente” dagli advisor e la cooperativa mantiene un livello regolare di attività, pur con la necessità di rivedere tempi e modalità di pagamento.

Il parere favorevole dell’esperto e la ricapitalizzazione dei soci

Il professionista torinese Maurizio Irrera, l'esperto indipendente nominato dalla Camera di commercio – chiamato per legge a valutare la percorribilità del risanamento – ha espresso un giudizio positivo sul piano predisposto dalla società. Questo passaggio non vincola il Tribunale, ma rappresenta un elemento favorevole nella valutazione complessiva.

Parallelamente, Edileco ha già messo in campo un rafforzamento patrimoniale: la ricapitalizzazione deliberata per due milioni di euro è stata coperta per oltre la metà dai soci. L’azienda segnala inoltre una ripresa dei volumi di lavoro, stimati attorno a 1,5 milioni di euro al mese, e l’utilizzo della cassa integrazione per una parte del personale amministrativo, misura impiegata per gestire la fase di riduzione temporanea delle attività d’ufficio.

Un anno per trattare con i creditori

La composizione negoziata, strumento introdotto per prevenire situazioni irreversibili, offre alla cooperativa fino a 360 giorni per ridefinire i rapporti con creditori e banche. In questa fase, gli istituti finanziari risultano rappresentati da un’unica figura incaricata di seguire la trattativa.

La richiesta di misure protettive serve ad evitare azioni esecutive o iniziative individuali che potrebbero ostacolare la riorganizzazione finanziaria. Se il giudice dovesse confermarle, Edileco avrebbe un quadro più stabile entro cui portare avanti la revisione delle scadenze e l’eventuale rimodulazione del debito.

Prosegue l’attività, esclusi scenari di cessione

La cooperativa ha precisato, nei giorni scorsi, che l’accesso alla procedura non implica alcuna prospettiva di vendita o affitto dell’azienda. L’attività operativa continua, con l’obiettivo dichiarato di superare la fase di tensione finanziaria mantenendo l’assetto attuale.

Ora l’attenzione è rivolta alla pronuncia del Tribunale: il provvedimento sulle misure protettive definirà il perimetro entro cui si muoverà il risanamento nei prossimi mesi.

pa.ga.