Religio et Fides | 01 novembre 2025, 06:50

Ognissanti, una festa di luce, memoria e speranza

Immagine realizzata con I.A

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Oggi sabato 1 novembre la Chiesa celebra la Solennità di Tutti i Santi, una delle ricorrenze più luminose e profonde dell’anno liturgico. È il giorno in cui si onorano tutti i santi, noti e sconosciuti, che hanno vissuto nella grazia di Dio e ora godono della sua presenza in cielo. Non solo i grandi nomi del calendario, ma anche i santi “della porta accanto”, come li ha definiti Papa Francesco: uomini e donne che hanno vissuto con amore, umiltà e fede la loro quotidianità.

La festa ha radici antiche. Già nel IV secolo alcune Chiese orientali dedicavano un giorno alla memoria collettiva dei martiri. Fu però Papa Gregorio III, nell’VIII secolo, a fissare ufficialmente la data del 1° novembre, consacrando un oratorio in San Pietro “in onore di tutti i santi”. Più tardi, Papa Gregorio IV estese la celebrazione a tutta la Chiesa universale.

Tutti i Santi è una festa che ci invita a volgere lo sguardo verso il cielo, ma anche a riflettere sulla nostra vocazione alla santità. Non è un privilegio per pochi, ma una chiamata per tutti. I santi non sono supereroi, ma persone che hanno saputo amare Dio e il prossimo con radicalità, anche nelle prove più dure.

In un mondo spesso distratto e frenetico, questa giornata ci ricorda che la vera grandezza si misura nella capacità di donarsi, di perdonare, di costruire pace. È un invito a lasciarci ispirare da chi ci ha preceduto nella fede, per camminare con fiducia verso la luce.

Che questa festa ci aiuti a riscoprire la bellezza della santità quotidiana, fatta di piccoli gesti, silenzi fecondi e amore concreto. Perché, come diceva Santa Teresa di Lisieux, “la santità non consiste nel fare cose straordinarie, ma nel fare straordinariamente bene le cose ordinarie”.

red.laprimalinea.it