Non ce l’ha fatta Matteo Franzoso. Troppo grave il trauma cranico riportato sabato scorso in allenamento sulle nevi cilene di La Parva, dove il velocista azzurro si stava preparando con la squadra WC2 di Coppa del Mondo. Dopo due giorni in coma farmacologico, l’atleta si è spento oggi in una clinica di Santiago del Cile. L’ufficialità del decesso è stata comunicata in serata dalla FISI, poco dopo l’arrivo in Sudamerica dei genitori Olga e Marcello e del fratello Michele, allenatore allo Sci Club Sestriere.
Oggi, martedì 16 settembre, Matteo avrebbe festeggiato 26 anni. Originario di Genova ma cresciuto sciisticamente proprio nello Sci Club Sestriere, era considerato un talento serio e generoso, apprezzato per il sorriso e la disponibilità.
L’incidente è avvenuto durante un allenamento di discesa: Franzoso ha perso il controllo in atterraggio da un salto, ha superato le reti di protezione ed è finito contro una staccionata in legno. L’impatto gli ha provocato un edema cerebrale che i medici non sono riusciti a contenere.
A La Parva, Franzoso si allenava assieme a Mattia Casse, Florian Schieder, Guglielmo Bosca, Christof Innerhofer, Benjamin Alliod, Nicolò Molteni, Marco Abbruzzese e Giovanni Franzoni, in attesa che si aggregasse anche Dominik Paris.
Il dramma scuote ancora una volta il mondo dello sci, a distanza di undici mesi dalla tragica fine di Matilde Lorenzi e dopo gli incidenti che hanno portato via Marco Degli Uomini lo scorso marzo e la francese Margot Simond in primavera.
La carriera di Franzoso era stata segnata da passi costanti: quarto in discesa ai Mondiali junior di Narvik 2020, aveva debuttato in Coppa Europa nel 2017, conquistando la prima vittoria nel super-G di Zinal nel novembre 2021. Nello stesso inverno l’esordio in Coppa del Mondo, circuito in cui vanta 17 presenze e un miglior risultato di 28° posto nel super-G di Cortina, il 28 gennaio 2023. Nel 2023 aveva anche conquistato il titolo italiano nella combinata. La sua ultima gara risaliva a marzo, a Kvitfjell.
“È una tragedia per la famiglia e per il nostro sport – ha dichiarato il presidente della FISI, Flavio Roda – un dramma che ci riporta al dolore per la scomparsa di Matilde Lorenzi. È assolutamente necessario fare tutto il possibile perché episodi simili non si ripetano più. In questo momento voglio dire a tutti gli atleti e tecnici che la Federazione è al loro fianco e che troveranno tutto il supporto necessario. Alla famiglia di Matteo staremo vicini per tutto quanto sarà necessario”.